C'è un filo rosso che lega Tacito, Casanova, Marguerite Yourcenar e Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Passa per le vicende dei Templari e dei Cavalieri Teutonici, scorre tra le righe di epistole vaticane e tocca la tragedia dell'Olocausto. E' un filo d'ambra, la preziosa resina fossile proveniente dalle coste del Baltico. Ripercorrendo idealmente la ‘via dell'ambra', che un tempo cuciva in un' inquieta ricerca di vita il golfo di Finlandia alla capitale dell'Impero romano, un libro-antologia di Mario Geymonat e Giampiero Mele, "Fili d'Ambra. Il Rinascimento del Baltico" (Sandro Teti Editore, pp. 128, euro 14, www.sandrotetieditore.it), rivela sorprendenti legami storici e culturali dell'Italia con Estonia, Lettonia e Lituania ma soprattutto porta a indagare una determinata area della Finlandia meridionale che custodisce antichi segreti.Tutti degni di nota i dodici contributi del volume che impagina testi di scrittori e uomini di Stato, religiosi e inquieti eretici: si va da ‘Omero nel Baltico' di Felice Vinci, a ‘I cavalieri teutonici' di Franco Cuomo, da ‘Storia della mia vita' diGiacomo Casanova a ‘La Cometa rossa' di Chiara Macconi, passando per ‘L'olocausto nascosto' di Giampiero Meleper terminare con ‘L'ambra del Baltico' di Boris Bianchieri, discendente di Alice Barbi e del barone Wolff, gentiluomo del Baltico. Per leggere tutto l'articolo Clikka sul Titolo.