Non c’è da sperare in una storiografia accademica più oggettiva ed equilibrata neanche a 150 anni dalla morte di Ferdinando II, ma le ricerche di studiosi indipendenti, uniti ad una memoria popolare mai estinta e sempre più diffusa, continuano a rivalutare il Sovrano. Intanto, sulle ragioni della morte di Ferdinando II si affacciano nuove ipotesi che alimentano i dubbi sull’origine della malattia che lo stroncò il 22 maggio 1859, a 50 anni non ancora compiuti, e danno forza alla tesi dell’avvelenamento. (nel ritratto a sin. Ferdinando II)
Su questi argomenti Lettera Napoletana ha intervistato il prof. Gennaro De Crescenzo, studioso e presidente del Movimento Neoborbonico. Per andare a leggere tutto l’articolo pubblicato su iniziativemeridionali.it Clikka qui.