lunedì 18 maggio 2009

RIFLESSIONI DELLA SETTIMANA

Carissimi Fratelli, questa settimana sono un pò in ritardo per alcuni impegni che ho avuto con il Rito di York in Sardegna. È stata un’altra bellissima esperienza di comunione con i compagni che ovviamente prima di tutto sono Fratelli; abbiamo incontrato Fratelli che sono venuti a trovarci da molte parti del mondo e quindi aBojan, Cătălin, Gabriel, Jean – Claude, José João, José Pinto, va un ringraziamento speciale, un altro grandissimo ringraziamento va a tutti i Fratelli di Sardegna per la loro entusiastica ospitalità ed un grazie veramente particolare a tutti i Fratelli presenti che, anche partendo da opinioni e ragioni diverse, hanno dimostrato che l’armonia è un valore della nostra Istituzione. Buona settimana a tutti.

La vera amicizia è una pianta che cresce lentamente e deve passare attraverso i traumi delle avversità perché la si possa chiamare tale.George Washington

Niente è più amichevole di un amico in difficoltà.Tito Maccio Plauto

Non c’è deserto peggiore che una vita senza amici; l’amicizia moltiplica i beni e ripartisce i mali. Baltasar Gracián y Morales

Se dovessimo costruire l’amicizia su solide fondamenta, dovremmo voler bene agli amici per amor loro e non per amor nostro.Charlotte Brontë

Un amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci.Elbert Hubbard

Tutti vogliono avere un amico, nessuno si occupa d’essere un amico. Jean-Baptiste Alphonse Karr

Non bisogna giudicare gli uomini dalle loro amicizie; Giuda frequentava persone irreprensibili! Ernest Hemingway

I Fratelli scrivono o suggeriscono:

Un saint homme tenait un jour une conversation avec Dieu ... Il lui dit: “Seigneur, j’aimerais savoir comment est le paradis et comment est l’enfer?”. Dieu conduisit le saint homme vers deux portes. Il ouvrit l’une d’entre elles et permit ainsi au saint homme de regarder à l’intérieur. Au milieu de la pièce, il y avait une immense table ronde. Et, au milieu de la table, il y avait une grosse marmite contenant un ragoût à l’arôme délicieux. Le saint homme saliva d’envie. Les personnes assises autour de la table étaient maigres et livides. Elles avaient, toutes, l’air affamé. Elles tenaient des cuillères aux très longs manches, attachés à leurs bras. Toutes pouvaient atteindre le plat de ragoût et remplir une cuillerée. Mais, comme le manche de la cuillère était plus long que leurs bras, elles ne pouvaient ramener les cuillères à leur bouche. Le saint homme frissonna à la vue de leur misère et de leurs souffrances. Dieu lui dit: “tu viens de voir l’enfer”. Tous deux se dirigèrent alors vers la seconde porte. Dieu l’ouvrit, et la scène que vit le saint homme était identique à la précédente. Il y avait la grande table ronde, la marmite de délicieux ragoût, qui fit encore saliver le saint homme. Les personnes autour de la table étaient également équipées de cuillères aux longs manches. Mais, cette fois, les gens étaient bien nourris, replets, souriants et se parlaient en riant. Le saint homme dit à Dieu: “je ne comprends pas!” “Eh bien, c’est simple -répondit Dieu à sa demande- c’est juste une question d’habileté. Ils ont appris à se nourrir les uns les autres, tandis que les gloutons et les égoïstes ne pensent qu’à eux-mêmes. L’enfer est souvent sur terre ....!!!” Il est estimé que 93% des gens ne transféreront pas ce courriel. Si vous faites partie des 7% qui le feront, transférez-le avec le titre “7%”. Je fais partie des 7% et, rappelle-toi que je partagerai toujours ma cuillère avec toi (même une grosse louche, à l’occasion...!!!) Jean-Claude Revoil

Traduzione:

Un sant’uomo ebbe un giorno una conversazione con Dio... Gli disse: “Signore, amerei sapere come è il paradiso e come è l’inferno?”. Dio condusse il sant’uomo davanti a due porte. Aprì una di esse e permise così al sant’uomo di guardare all’interno. In mezzo al locale, c’era un’immensa tavolo rotondo. In mezzo al tavolo, c’era una grossa marmitta che conteneva un spezzatino dall’aroma delizioso. Il sant’uomo salivò di invidia. Le persone li sedute intorno al tavolo erano magre e livide. Avevano, tutti, l’aria affamata. Tenevano dei cucchiai con lunghi manici, attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere la marmitta dello spezzatino e riempire il cucchiaio. Ma, poiché il manico del cucchiaio era più lungo delle loro braccia, non potevano riportare i cucchiai alla loro bocca. Il sant’uomo rabbrividì alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze. Dio allora gli disse: “Hai appena visto l’inferno”. Tutti due si diressero allora verso la secondo porta. Dio l’aprì, e la scena che vive il sant’uomo era identica alla precedente. C’era il grande tavolo rotondo, la marmitta con il delizioso spezzatino che fece salivare ancora più il sant’uomo. Le persone intorno al tavolo erano attrezzate anche loro di cucchiai con lunghi manici. Ma, questa volta, le persone erano molto nutrite, grassocci, sorridenti e parlavano ridendo. Il sant’uomo disse a Dio: “Non capisco!”. “Bene, è semplice -rispose Dio alla sua domanda- è solo una questione di abilità; hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri, mentre gli ingordi e gli egoisti pensano solamente a se stessi. L’inferno è spesso su terra!!!”. È stimato che il 93% delle persone non inoltreranno questa mail. Se fai parte del 7% che lo faranno, inoltralo con l’oggetto: “7%”. Faccio parte dei 7% e, ricordati che dividerò sempre il mio cucchiaio con te, (anche un grosso mestolo, all’occorrenza!!!)

Enrico C.  M.V. Loggia Ankus n°1003 All’Oriente di Caselle Torinese