lunedì 23 febbraio 2009

RIFLESSIONI DELLA SETTIMANA

Carissimi, sto rileggendo alcuni classici ed in una pagina ho letto quello che vi sottopongo questa settimana; non so se Flaubert era massone, ma sicuramente ci era molto vicino con il suo scrivere………… Buona settimana a tutti.

Da Madame Bovary di Gustave Flaubert.

…..non appena si perse il rumore dei suoi passi sulla piazza, il farmacista trovò molto sconveniente la condotta del curato. Il rifiuto di accettare qualcosa da bere gli sembrava un’ipocrisia delle più odiose; i preti gozzovigliavano tutti di nascosto, e cercavano di ripristinare i tempi della decima. L’ostessa prese le difese del curato;

- Guardate che ne potrebbe spezzare sul ginocchio quattro come voi. L’anno scorso ha aiutato i nostri uomini a riporre la paglia; ne portava anche sei fasci per volta, tanto è forte!

- Ma bene! – disse il farmacista – Mandate pure le vostre figlie a confessarsi da ergumeni con un simile temperamento! Io, se fossi il governo, vorrei che i preti fossero salassati una volta al mese. Si, signora Lefrançois, tutti i mesi, una flebotomia generale, nell’interesse delle forze dell’ordine e del buon costume!

- Tacete insomma, signor Homais! Siete un empio! Non avere religione!

Il farmacista rispose:

- Ho una religione, la mia religione, e ne ho anche più di tutti loro, con le loro smancerie e ciarlatanerie! Io, invece, adoro Dio! Credo nell’Essere supremo, in un Creatore, qualunque esso sia, poco importa, che ci ha messi quaggiù per adempiere ai nostri doveri di cittadini e di padri di famiglia; ma non ho bisogno di andare in una chiesa a baciare vassoi d’argento e a ingrassare di tasca mia un mucchio di buffoni che mangiano meglio di noi! Perché dio lo si può onorare anche in un bosco, in un campo, o magari contemplando la volta celeste, come gli antichi. Il mio Dio e il Dio di Socrate, di Franklin, di Voltaire e di Béranger! 

Sono per la “Profession de poi du vicarie savoyar” e gli immortali principi dell’89! Perciò io non ammetto quel fantoccio di un Dio che passeggia per il giardino col bastone in mano, ospita gli amici nel ventre delle balene, muore lanciando un grido e resuscita in capo a tre giorni: cose assurde in se stesse e del tutto incompatibili, del resto, con le leggi della fisica; il che ci dimostra, fra l’altro, che i prei hanno sempre marcito in una turpe ignoranza, in cui si sforzano di trascinare anche i popoli.

Tacque, cercando con lo sguardo un pubblico attorno a sé, giacché, tutto infervorato, il farmacista per un momento si era creduto in pieno consiglio comunaler. Ma l’ostessa non l’ascoltava più; tendeva l’orecchio a un rullio lontano. Si distinse il rumore di una vettura misto a uno sbattere di derraglie allentate che urtavano contro il selciato, e l’Hirondelle finalmente si fermò davanti alla porta…..

Enrco C. M.V. Loggia Ankus n°1003 all’Oriente di Caselle Torinese.