Giordano Bruno, 409 anni fa, dopo lunghi anni di carcere, a piedi scalzi e con la lingua stretta nella mordacchia, veniva condotto dal carcere del Sant'Uffizio a Piazza Campo dei Fiori per essere bruciato vivo. Era l'alba del 17 febbraio del 1600. Il Santo tribunale dell'Inquisizione Romana, presieduto personalmente dal papa, l'aveva condannato al rogo perché «eretico, impenitente, pertinace»...
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