In libreria dal dicembre scorso, l’ultima opera del direttore del Centro europeo ‘Giovanni Giolitti’ di Dronero - Aldo A. Mola (in foto)-, dal titolo ‘Gelli e la P2 fra cronaca e storia’. Nelle 568 pagine, in cui Mola riprende riflessioni avviate con il precedente saggio ‘Stato e partiti in Italia, 1945-1985’, trovano spazio diverse tematiche, quali la vita dell’ormai novantenne Licio Gelli - noto quale maestro venerabile della ‘P2’, il ruolo della massoneria nella storia d’Italia - dall’età giolittiana al settennato di Francesco Cossiga, il dibattito sulla riforma della Costituzione e sull’adeguamento delle istituzioni alle istanze dei cittadini.
L’opera è un’indagine sulle istituzioni italiane che colloca la crisi del sistema partitico italiano nell’ambito di trasformazioni non sempre percepite, per intero e in modo corretto, da chi le ha vissute. Il saggio, presentato lo scorso 9 dicembre ai ‘Martedì Letterari’ di San Remo (oggetto di molte polemiche la presenza in sala dell’imprenditore Licio Gelli), è stato definito ‘opera rigorosa, fondata su vastissima messe di documenti e necessaria’ dallo storico e politologo Giorgio Galli.
Veniamo all'autore. Ne abbiamo già ricordato la direzione scientifica del Centro ‘Giovanni Giolitti’ per lo studio dello Stato di Dronero; Medaglia d'Oro di benemerito della Scuola e della Cultura dal 1980, Aldo Alessandro Mola (Cuneo, 1943) è stato preside di Liceo ed incaricato di Storia Contemporanea all'Università Statale di Milano. Direttore di collane ed autore di saggi di storia, collaboratore di riviste e quotidiani, coordinatore di convegni di studi (anche per il Ministero della Difesa), Mola è, inoltre, contitolare della Cattedra ‘Théodore Verhaegen’ dell'Università Libera di Bruxelles.
Emanuele Santoro