mercoledì 13 agosto 2008

Benedetto XVI a processo a causa dei Templari




(nelle immagini: Benedetto XVI e Jacques De Molay)



La storia dei Templari? Una storia che non ha fine e dentro la quale, si legga la notizia pubblicata sui media di tutto il mondo si verificano singolari situazioni come quella messa in atto dalla Asociación Orden Soberana del Temple de Cristo.

L'Asociación Orden Soberana del Temple de Cristo, che assicura essere erede dei Templari, ha appena denunciato papa Benedetto XVI ad un Tribunale di Madrid, chiedendo la revisione del processo che 700 anni fa portò alla dissoluzione dell'Ordine.

Il Papa risulta denunciato in quanto successore di Clemente V e non in quanto Capo di Stato del Vaticano.

Con la revisione del processo i nuovi Templari non vogliono la restituzione dell'immenso patrimonio, oggi valutato intorno ai 100 miliardi di euro, ma semplicemente "che il Tribunale possa farsi un'idea delle dimensioni dell'operazione tramata contro il nostro Ordine".

Il patrimonio contava su circa 9mila proprietà, più diritti su terre, mulini, porti e imbarcazioni.

"Non vogliamo causare il fallimento economico della Chiesa Romana" scrivono nella denuncia gli eredi del leggendario Ordine.

La denuncia è stata respinta in prima istanza, allo stabilire la giudice che il Tribunale non ha giurisdizione per riaprire un processo chiuso 700 anni fa, essendo più che altro "materia per gli storici" (in effetti, manca solo che qualcuno chiami a processo gli eredi di Bruto per i fatti delle Idi di marzo del 44 a.C.).

Ma l'Asociación non demorde e aspetta il responso dell'Appello.

La Nunziatura Apostlica in Spagna pure.