di Davide Riboli
Il teatro di Epidauro è stato costruito intorno al 350 a. C. e, grazie all'ottimo grado di conservazione con cui è riuscito ad attraversare i millenni, testimonia le vette raggiunte dall'architettura e dall'ingegneria greche. Di Epidauro si parla spesso anche per l'incredibile risposta acustica della costruzione, spesso posta in relazione con la necessità di sostenere l'emissione vocale degli attori e dei cori di fronte ad un pubblico di più di 15.000 persone.
Nel 2007 uno studio specialistico di Nico F. Declercq e Cindy Dekeyser [entrambi del Georgia Institute of Technology] indicava queste sorprendenti proprietà acustiche come risultato ottenuto da una precisa scelta di progetto: le misure dei gradini sarebbero tali da esercitare una sorta di filtro su alcune frequenze basse, attutendo così alcuni fattori di disturbo, come il mormorio della folla.
Nel 2013, il Maestro Marco Facondini [ http://tanacoustics.com ], ha sottoposto a particolari tipi di analisi digitale il suono di un petardo fatto brillare al centro del teatro, ottenendo dei risultati ancora più sorprendenti di quelli del 2007. La struttura del teatro non opererebbe tanto un filtro su certe frequenze, quanto piuttosto un rinforzo su altre. Un rinforzo che appare incredibilmente indirizzato verso frequenze che hanno tra loro una stretta relazione armonica.
In particolare, il teatro risulterebbe in grado di esaltare frequenze che hanno tra loro le medesime relazioni delle note di una scala diatonica. Le scale diatoniche possono essere considerate come le fondamenta di tutta la musica occidentale e si suppone che il primo a studiarle e formalizzarle sia stato Pitagora, la cui morte risalirebbe a circa 150 anni prima della costruzione del teatro di Epidauro.
Gli studi del Maestro Facondini sono stati pubblicati sulla Rivista Italiana di Acustica e saranno presto disponibili attraverso il sito dell’autore, dove è disponibile anche questo video, realizzato insieme all'architetto Andrew Bowen e coi contributi dei professori Angelo Farina, Eugenio Giordani e, in minima, minima parte del sottoscritto.
Il video dura poco meno di otto minuti ed è in inglese, ma i passaggi più importanti sono sottotitolati. Chi volesse saltare le parti più specialistiche può farlo partire da 05:30.
Sebbene gli strumenti d'indagine a nostra disposizione diventino ogni giorno più affidabili ed efficaci, probabilmente non troveremo mai una prova incontrovertibile di questa ipotesi. È comunque sorprendente che il teatro risulti perfettamente "accordato" alle strutture musicali dell'epoca e ancor più sorprendenti appaiono la potenza intellettuale di Pitagora e degli uomini che negli anni a venire hanno saputo creare costruzioni tanto magnifiche.
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