lunedì 23 marzo 2020

In ricordo di Vincenzo Galliani



22 marzo 1770, Montoro Superiore (AV), nasce Vincenzo Galliani. Di famiglia borghese si trasferisce a Napoli per frequentare l'università e studiare discipline umanistiche e giuridiche. Qui ha contatti con elementi della massoneria ed incontra l'ammiraglio francese Latouche-Tréville, reduce della guerra d'indipendenza americana che, all'ancora con la sua nave nel porto della città Partenopea, propaganda le idee rivoluzionarie. In conseguenza di questi incontri, è tra i fondatori nel 1793 della "Società patriottica napoletana", un'associazione giacobina strutturata sul modello delle logge massoniche. Alla scissione della Società nelle "ROMO" (Repubblica O MOrte) e "LOMO" (Libertà O MOrte") aderisce alla prima, più Radicale. Scoperta l'associazione nel marzo 1794 a seguito di delazione, fugge a Civitavecchia, dove viene arrestato dai pontifici che lo riconsegnano alle autorità borboniche. Torturato, processato con rito abbreviato insieme ad altri 30 rivoluzionari, nonostante la difesa di Mario Pagano, è uno dei tre imputati che viene condannato a morte a titolo di esempio. Viene impiccato a Napoli, al Largo del Castello, il 18 ottobre 1794..