martedì 18 giugno 2019

La solitudine

di Massimo Agostini*



Ognuno vive la solitudine del proprio divenire, pur condividendo con altri vita, emozioni, amori, esperienze. Alla fine di ogni giornata l'unico amico che ci è concesso di conoscere è lo specchio della nostra essenza, e con esso ci troviamo, se attenti, ad un confronto serrato unico, assoluto, universale (VITRIOL).

La solitudine è buona amica per chi, dotato di sensibilità, vive l'esperienza interiore delle proprie emozioni. La solitudine appartiene a chi ama e fortemente sente l'immensità del divenire. Viviamo con gli altri, ma alla fine ognuno si ritrova solo con se stesso: si è soli quando si nasce e si è soli alla fine di questo nostro peregrinare nel mondo.
Nessuno, per quanto amato e caro, potrà mai comprendere la nostra sensibilità, i nostri più nascosti pensieri, le nostre emozioni, desideri, conoscenze. Si dice nel mondo esoterico che la verità non è rivelabile ed è così: come spiegare le proprie esperienze interiori, come far comprendere agli altri un vissuto che non gli appartiene?

* Gran Commendatore dei Cavalieri Templari - Rito di York