lunedì 3 giugno 2019

Antonio Puccinelli e la Massoneria

di Roberto Galimberti



Antonio Puccinelli nacque a Castelfranco di sotto (Pisa) nel 1822. Fu allievo del Bezzuoli all'Accademia di Firenze e con un "Gesù visitato dagli Angeli" gli valse il pensionato a Roma, dove soggiornò dal 1849 al 1852, frequentando lo studio del Minardi. Tornato a Firenze è citato dal Signorini tra i frequentatori del caffè Michelangelo; ma il "Nudo femminile" del 1854 (Firenze, Collezione Gannucci-Cancellieri) rimane essenzialmente una nobile accademia purista, sia pur velata di patetico realismo. E verso un realismo, sia pure alieno da effetti violenti, si volgono gli efficaci ritratti, fra cui eccelle per sobria ricchezza d'intonazione quello della "Signora Morrocchi" (Firenze, Galleria d'Arte Moderna). Ai ritratti appunto si deve l'odierna rivalutazione del Puccinelli quale precursore sia dei realisti, sia dei macchiaioli a cui sono molto affini i bozzetti come "Passeggiata al muro torto" (1852, Firenze, Collezione Ojetti), "Il chiostro dello Spedale del Ceppo"(ca 1873, Milano, Collezione Borgiotti), "Villa Petrocchi" (Roma, Collezione Fiano) per la franca opposizione di chiari e scuri. Vi si collega la vivace spigliatezza del "Ritratto di Nerina Badioli" (ca 1865, Roma, Galleria d'Arte Moderna), mentre restano ligi ad un teatrale accademismo il "Leone X" ed altri due quadri storici per la villa di Careggi esposti a Firenze nel 1861. In quello stesso anno il Puccinelli fu chiamato all'Accademia di Bologna, dove insegnò pittura fino al 1867. Era stato iniziato Massone nella Loggia "Felsinea" di Bologna tra il 1866 ed il 1868. Si spense a Firenze nel 1897.