di Roberto Galimberti
Moses Haim Montefiore nacque a Livorno il 24 ottobre 1784. Trasferitosi a Londra, costituì una fortuna come agente di borsa. Dopo essersi ritirato dagli affari nel 1824, si dedicò alla filantropia per il resto della sua lunga vita, cercando di alleviare le sofferenze degli Ebrei in ogni parte del mondo. Nel 1840 si recò dal sultano turco per cercare di liberare dieci Ebrei di Damasco accusati di omicidio rituale; nel 1858 si recò a Roma per cercare di liberare il piccolo Ebreo Edgardo Mortara, battezzato dalla cameriera cristiana e rapito da funzionari della chiesa cattolica. Inoltre si recò in Russia nel 1846 e nel 1872, in Marocco nel 1864 ed in Romania nel 1867, sempre per casi del genere ed armato sempre e solo della diplomazia britannica. Anche se questi viaggi furono, forse, inefficaci, ebbero però il merito di risollevare il morale alle comunità ebraiche dell' Europa orientale, del Nord Africa e del Levante. Ebbe contatti con i riformatori sociali del tempo, fu attivo nelle iniziative pubbliche volte ad alleviare la persecuzione delle minoranze in Medio Oriente ed altrove, e collaborò strettamente con le organizzazioni impegnate nell'abolizione della schiavitù. Un prestito governativo finanziato dai Rothschild e da Montefiore nel 1835 permise al governo britannico di compensare i piantatori e di abolire la schiavitù nell'impero coloniale.
Membro della Loggia "Moira n° 92" di Londra, al suo nome è intitolata un'altra Loggia Londinese: La "Montefiore Lodge n°1017". Dalla Regina Vittoria fu nominato Sir (Baronetto). Nei Registri dell' Archivio Matricolare del G.O.I. risulta, al n° 2018 di matricola, membro della Loggia "Giuseppe Mazzini" de Il Cairo (Egitto), ma senza indicazione di data.
Si spense a Ramsgate (Inghilterra) il 28 luglio 1885.
In suo onore, nell'anno della sua morte, il 1885, e precisamente il 9 aprile viene costituita a Mihaleni (Romania) una Loggia a lui intitolata che, con tav. n°. 16 del 16 dicembre 1889, prende il titolo di "All'Amicizia", perchè il nome dell' Israelita Illuminato può sembrare una sfida in un paese spiccatamente antisemita.
Si trova menzione di Montefiore nei Diari di Charles Dickens e nell' Ulisse di James Joyce.