mercoledì 10 gennaio 2018

Il gioiello della luce del mondo

di Maria Yepes e Ventamore


Michele Riefolo, Cercatori di luce

Sotto il sole d’un giorno rovente, all’ombra del pergolato la «madre» del villaggio istruiva le giovanette per farne delle Donne impareggiabili. Intenta al suo ricamo, una delle allieve si rivolse alla Maestra: «Madre, raccontaci ancora una fiaba».
E la Madre: «Ve ne racconterò un’altra. Però voglio vedervi lavorare.
Proprio dove siamo ora sedute, molto tempo fa mio nonno mi riferì un fatto che ancora mi sorprende per la sua singolarità. Egli così mi narrò: “In diecimila generazioni, innumerevoli uomini sono vissuti soltanto per cercare un gioiello così prezioso e raro da essere chiamato "Il Gioiello della Luce del Mondo".
Il vento ha sparso sulla terra la polvere delle loro ossa che biancheggiarono nei luoghi più remoti e inaccessibili.
Le loro lacrime hanno reso salato il mare, e le loro avventure hanno ispirato i poeti d’ogni tempo; il loro dolore ha commosso le stelle del firmamento, e più volte la Vergine ha chiesto al Re Sublime il permesso di intercedere per quei Rapiti.
Per inusitata, stravagante ironia del destino, si racconta che alcuni abbiano trovato il Gioiello per essersi impigliato nei loro sandali.
Ignorandone l’immenso valore, quale insignificante lapislazzolo taluni l’hanno rigettato, mentre alcuni pare l’abbiano ritenuto degno d’essere incastonato nella bardatura di un asino.
Il "Gioiello della Luce del Mondo", nella polvere, è capace di baciare i piedi degli ignoranti, e questi lo pongono sulla fronte di un asino!
Quale stranezza.  
Tutto ciò è un mistero!”».

 Da Canti d'Amore, di Maria Yepes e Ventamore.
A&B Edizioni - Bonanno Editore