lunedì 5 giugno 2017

Storia del Rito di York /4


di Giuseppe Di Domenica

Siamo in Inghilterra in  quel 1200 quando si stanno assemblando le compagnie di massoni operativi che porranno ulteriori  costruzioni per la cattedrale di  Winchester. So possono reperire documenti che dimostrano  come massoni e autorità ecclesiale siano entità divise, l’ultima di committenza e la prima di esecuzione.

Findel ricorda giustamente come le associazioni muratorie siano in grado di istruire i propri apprendisti su tecniche e misteri propri del mestiere, tanto che nel 1352 Eduardo III fornisce la prima patente ad una Gilda di “freemasons”.

Come sono organizzati ? La norma prevedeva un apprendistato medio di 7 anni (non meno di 5 e non più di 20) dopo di che se ritenuto degno, passava a compagno e poteva iniziare a viaggiare per trovare un lavoro.

Fondamentale sapersi distinguere in mezzo ad una folla di praticoni, ed usurpatori, quindi ecco l’obbligo di sapersi riconoscere in maniera riservata e con una specifica stretta di mano ed una conversazione fatta di domande e risposte che diverrà la base del sistema catechistico di domanda del Guardiano e di risposta del freemason. Sarà solamente verso la fine del settecento infatti che si passerà dal sistema catechistico a quello Rituale che noi conosciamo, salvo restare come ricordo ed istruzione nel catechismo delle lezioni di Preston noto a tutti i L.M. italiani di Rito Emulation.

Ritorniamo quindi alle gilde muratorie ed al loro sviluppo in tutta Europa anche perché le modalità d’istruzione e di riconoscimento saranno rintracciabili in tutto il medio evo, e saranno la base delle forme rituali del Marchio attuale.

Registramo come solamente nel 1459 Jacob Dotzinger in Germania riuscì, primo fra tutti, nel suo intento di riunificare tutte le logge di muratori operativi con il titolo di Gran Maestro assegnato dall’imperatore Massimiliano. Primo compito operativo, la stesura delle costituzioni dell’ordine, e fra le regole da osservare strettamente quella di avere un marchio personale la cui incisione su pietra dovesse essere approvata dopo l’ispezione del Sorvegliante (regola n. 72). Viene anche documentata l’esistenza di un alfabeto segreto connesso non solo alla descrizione di aspetti tecnico operativi ma anche ad aspetti simbolici ed esoterici ( vedere in merito gli articoli di sir Cockburn).

Abbiamo quindi le Tradizioni legate ai freemason inglesi, ai freimaurer tedeschi a cui vanno aggiunte una serie di “contaminazioni”  che vanno dai Rosa+Croce a frammenti di conoscenza portati dai Templari presenti in Inghilterra, Scozia ed Irlanda, e forse anche fuggiti in queste terre desolate e poco abitate a seguito della persecuzione dell’Ordine.

Leggendaria la celeberrima fuga da La Rochelle della flotta Templare di cui si ignora ad oggi la destinazione. Sempre i Templari nelle leggende della loro presenza nella Battaglia di Bannockbourn del 1314; periglioso ed avventuroso ma tutt’ altro che improbabile una loro “contaminazione” sui segreti che si riferiscono all’Ineffabile Nome di tradizione ebraica ed a numerose  narrazioni che troveremo nell’ Arco come nei gradi Criptici; senza poi volerci soffermare sulle caratteristiche di perizia costruttiva templare fatta di monasteri e fortilizi in terra Santa ed in Europa.

Ipotesi fantasiosa ed azzardata in quanto priva di chiare ed evidenti prove ?

Ma allora e di pari assolutamente casuale dovrebbe essere la nascita di un nuovo mondo culturale a seguito della fatale caduta di Bisanzio nel 1453 con la fuga di eruditi e letterati in occidente e che darà il via ad una nuova visione filosofica del mondo dell’umanesimo e del rinascimento.

Ritorniamo nel nord delle isole britanniche ovvero nell’area di York e della Scozia assai poco considerati ma che presentano delle formidabili aree di curiose coincidenze, legate a leggende ed a racconti od anche semplici ed attuali speculazioni che sono di notevole interesse per le nostre radici muratorie e Rituali, per una serie di avvenimenti soventemente considerati marginalmente dalla storiografia “ufficiale”.

Iniziamo con con Beda il Venerabile (690 dC), benedettino che pur non spostandosi mai dal suo monastero sarà autore del “De Templo Salomonis” che contiene numerose descrizioni care a noi liberi muratori moderni, oltre che una minuziosa descrizione del Tempio stesso.

E cosa dire del maestro di fra Beda, ovvero l’ex comandante di re Oswiu san Benedetto Biscop che nella sua vita andò ben 6 volte a Roma per istituire un modello di tipo ecclesiale in inghilterra ? Il grande Alcuino da York, che fonderà le prime scuole laiche sotto Carlo Magno ?

In questa area remota evidentemente erano conservate numerose note di sapienza e conoscenza che andavano oltre l’ordinario, si narra che Beda sostenesse riservatamente sulla sfericità della terra. In questo “mosto” culturale, simbolico ed interpretativo possiamo azzardare anche una vicinanza ideale agli aspetti simbolici del grado di C.d.M. Emulation che ci fa scorgere quel dirupo (in gaelico ROS) dinanzi a quel ruscello di acqua che scorre (in gaelico LYN) e che si materializza in quel gioiello architettonico denominato  Rosslyn Chapel. E quest’ultima curiosamente identica nella base della pianta al Tempio a Glasgow ed ad un Tempio distrutto e ricostruito due volte nel 1013 e nel 1066 che risponde al nome di Cattedrale di Caterbury ?

Di materiale magmaticamente  ispiratorio ne abbiamo in abbondanza in questi 900 anni che vanno da fra. Beda il Venerabile e le prime registrazioni di attività di freemasons, il duca di Urbino che chiama la muratoria “principe delle arti” e la moderna muratoria speculativa.

In Inghilterra dopo il terremoto Enrico VIII che abolirà nel 1547 le Gilde, abolizione peraltro temporanea, vi fu  per il  mestiere come ci informa Knoop un periodo di forte decadimento per l’adozione del moderno metodo dell’appalto con operai di fatto assunti e non più parte di una libera compagnia, ma questo in applicazione scostante sul territorio.

La Venerabile Società dei Liberi Muratori della Città di Londra stila nel 1677 una mappa di otto distretti ove erano presenti due tipologie di muratori, in funzione della loro preparazione tecnica.

Gli “Straight o Square Masons” (colore distintivo blu) che realizzavano le opere murarie più semplici ed i “Round o Arch Masons” (colore distintivo rosso) più abili nell’assemblare archi e decorazioni. In entrambi i casi distinguevano 7 gradi :

1.     Apprentice

2.     Fellow of Craft

3.     Super Fellow (marchio)

4.     Super Fellow Erector (costruttore)

5.     Super Intendent o Menatzchim

6.     Passed Master of the Craft o Harodim

7.     Master Mason or Grand Master

(Cryer pag 26)

Il giovane Apprendista prendeva la squadra di square masons (blu) oppure il compasso di arch mason (rosso) intendendo due modi di lavoro simili ma differenti nella qualità costruttiva; su queste basi riusciamo più agevolmente a comprendere un evoluzione degli anni a seguire e che ci rende ragione delle successive strade dei sistemi irlandese, scozzese e York .

Ma giungiamo a date di estrema importanza il 1649 con la guerra civile inglese di Cromwell, il regno del coltissimo Giacomo Stuart e di suo figlio Carlo sovrano dal 1625 dei tre regni di Irlanda, Scozia ed Inghilterra e, ovviamente Libero Muratore…
(continua)