mercoledì 14 ottobre 2015

Il primo volo dell'uomo. L'ultimo libro di Claudio Saporetti



Etana è il nome di un mitico personaggio della Mesopotamia, protagonista di una fantastica leggenda che si conclude con un volo verso il cielo: il più antico volo di un uomo, il primo astronauta nella storia dell’umanità. La leggenda di Adapa, sempre in assiro-babilonese, è contenuta in tavolette di terracotta scritte in caratteri cuneiformi, sparse nel tempo: si va dal XIII secolo al VII, ed i testi vanno dalla biblioteca del re egiziano Amenophi IV, a Tell Amarna, a quella del re assiro Assurbanipal, a Ninive.
E Ghilgamesh? È il più famoso eroe della Mesopotamia, protagonista di varie composizioni, sumere ed assiro-babilonesi. La più importante, come sanno ormai tutti, è un lungo racconto contenuto in dodici tavole, rinvenuto nella biblioteca del re Assurbanipal, a Ninive, vissuto nel VII secolo a.C. Ma si tratta di una versione nuova, 'riveduta e corretta', di una storia precedente, di cui si trovano brani nel periodo medio-babilonese, paleobabilonese e persino in lingue hurrica, elamita, ittita. In questo nuovo testo di Claudio Saporetti, «Il primo volo dell'uomo», pubblicato dalla Tipheret editore, è riportata la seconda parte, una specie di Odissea in cui l’eroe vaga alla ricerca dell’immortalità, dopo aver vissuto, nella prima parte, avventure da Iliade. Saporetti, già ordinario di Assirologia all'Università di Pisa, saggista, aveva collaborato con un saggio alla recente edizione, sempre proposta da Tipheret, del «Poema di Ishtar» di Oswald Wirth.