martedì 31 marzo 2015

Paolo Mieli: «La Massoneria fondamentale nel Risorgimento per l’Unità nazionale»



Fino a quando non sarà scritta una versione coraggiosa, compiuta, rilassata ed esaustiva della storia risorgimentale l'unità fra Nord e Sud non sarà compiuta. Ma voi stasera con questo convegno avete messo una pietra non irrilevante". Con queste significative parole, seguite da un lungo applauso da parte di un pubblico molto numeroso ed attento, Paolo Mieli, giornalista e storico, presidente della Rcs Libri ha concluso il suo intervento al Convegno su "Il Sud e il Risorgimento italiano. Un conto aperto con la storia", che si è svolto al Teatro Politeama di Catanzaro, sotto il patrocinio del Grande Oriente d'Italia Palazzo-Giustiniani, del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Calabria e che è stato mirabilmente organizzato dai fratelli della Loggia "Francesco De Luca" n° 1292 all'Oriente di Catanzaro.

All'inizio del suo articolato discorso Mieli ha subito messo in chiaro come il ruolo della Massoneria sia stato cruciale nell'esame del complesso periodo storico che ha portato all'unificazione ed alla nascita della Nazione Italia. "Questo convegno - ha detto l'ex direttore de "La Stampa" e de "Il Corriere della Sera" -, ha una particolare importanza. La Massoneria è stata la guardia armata della storia ufficiale del Risorgimento, perché ha sempre sostenuto e difeso i valori del Risorgimento in modo dogmatico. Il Risorgimento è fatto di luci ed ombre, e il fatto stesso che un'associazione come la Massoneria, inizi a metterla in discussione è molto importante. Ci vuole una storia più coraggiosa. 

Le conclusioni sono state affidate al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia - Palazzo Giustiniani Stefano Bisi.

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