Non si placano le polemiche sulle luminarie natalizie a Bologna. Un occhio, un triangolo e dei raggi che, visti in prospettiva, formano un noto simbolo, per la verità non strettamente massonico. L’opera, di Luca Vitone, fa parte di una rassegna il cui obiettivo è quello di valorizzare i luoghi pubblici con opere di artisti contemporanei. Niente puzza di zolfo, insomma, ma un’iniziativa capace di solleticare l’antimassonismo di Avvenire. Sul suo supplemento, Bologna sette, si è infatti parlato di “spettacolo ambiguo e inquietante”. «Come se si celebrasse la Resistenza con una esibizione di svastiche».
La bizzarra polemica del quotidiano cattolico (ripresa a ruota dalla quasi totalità della stampa nazionale, dal Giornale a Repubblica) è stata così commentata da Claudio Bonvecchio: «Nel duomo di Milano c’è un occhio con i raggi: significa forse che è legato alla P2?» Un’intervista sul Resto del Carlino che, per la verità, non ha conosciuto la vasta eco della polemica. Basterebbe dare un’occhiata alle rassegne stampa, a volte, per vedere, in Italia, i veri poteri forti chi sono.