Di Giordano Gamberini, chissà perché, si parla davvero poco ed è un vero peccato, in quanto fu figura eminente del panorama massonico ed esoterico italiano. Ravennate, scomparso all'età di 88 anni il 30 giugno del 2003, Gamberini militò nelle file del Partito Socialdemocratico Italiano, lottando nella Resistenza contro l'occupazione nazifascista e, successivamente - a Ravenna - ricoprì la carica di Vicepresidente provinciale dell'Istituto Case Popolari, nonché membro del Consiglio di Amministrazione della Banca del Monte. Fu Vescovo valdese della Chiesa Gnostica Italiana con il nome di Tau Julianus ed eletto per la prima volta Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia nel 1961, rimanendo in carica sino al 1970. Direttore dal 1966 della "Rivista Massonica", fu promotore della sua rinascita. Massone con spiccate propensioni allo studio del simbolismo, della filosofia e della spiritualità, partecipò alla stesura della "Bibbia concordata" nell'ambito della quale tradusse il Vangelo di San Giovanni. Passò purtuttavia alla Storia della Massoneria italiana più che altro per le sue doti di diplomatico, sia per il suo dialogo con la Chiesa cattolica al fine di far rimuovere la scomunica che pesava sui massoni sin dal 1738, sia con la Gran Loggia Unita d'Inghilterra al fine di far ottenere il riconoscimento di regolarità massonica al Grande Oriente d'Italia. Fu inoltre autore dei volumi "Mille volti di massoni italiani" (1975); "Attualità della massoneria. Contenti gli operai ?" (1978) e "Storia e costituzione della Repubblica Romana attraverso i manifesti" (1981). Con questo breve profilo desideriamo qui ricordarlo auspicando che magari, presto, qualche storico di razza - pensiamo ad esempio all'ottimo Aldo Alessandro Mola - renda merito a questa figura con una biografia completa e dettagliata.▲ Luca Bagatin
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