lunedì 13 luglio 2009

RIFLESSIONI DELLA SETTIMANA

Carissimi Fratelli, devo evidentemente chiedere scusa per ciò che ho espresso la scorsa settimana; non volevo turbare ne tantomeno preoccupare nessuno. Era uno stato d’animo negativo che avrei voluto esternare ai Fratelli e trovare conforto su una mia sensazione che avrebbe potuto anche essere sbagliata. Penso di essere stato frainteso e, come minimo, ho trasmesso un messaggio come se, chi riceve questa mail settimanale, dovesse essere capro espiatorio di un mio malessere. Ho sempre pensato che questo incontro settimanale virtuale fosse un modo di dialogare con Fratelli che per distanza, tempo o qualsivoglia motivo non era possibile farlo di persona; cercare quel contatto che talvolta la frenesia e gli impegni di lavoro non ci permettono di realizzare. Questa mail è diventata con molti di voi uno spazio di dialogo, di saluto e talvolta di un ricordo di tempi passati insieme e così vorrei che continuasse ad essere. Se ogni tanto accludo agli aforismi ed alle letture anche dei miei pensieri non vogliatemene: è un modo per starvi vicino e parlare virtualmente con voi che siete miei Fratelli e tali vi considero e vi rispetto.

Le favole di Esopo – il leone ed il topo (di scolastica memoria)
Mentre un leone dormiva in un bosco, topi di campagna facevano baldoria. Uno di loro, senza accorgersene, nel correre si buttò su quel corpo sdraiato. Povero disgraziato! Il leone con un rapido balzo lo afferrò, deciso a sbranarlo. l topo supplicò clemenza: in cambio della libertà, gli sarebbe stato riconoscente per tutta la vita. Il re della foresta scoppiò a ridere e lo lasciò andare.Passarono pochi giorni ed egli ebbe salva la vita proprio per la riconoscenza del piccolo topo. Cadde, infatti, nella trappola dei cacciatori e fu legato al tronco di un albero. Il topo udì i suoi ruggiti di lamento, accorse in suo aiuto e, da esperto, si mise a rodere la corda. Dopo averlo restituito alla libertà, gli disse: "Tempo fa hai riso di me perché credevi di non poter ricevere la ricompensa del bene che mi hai fatto. Ora sai che anche noi, piccoli e deboli topi, possiamo essere utili ai grandi."

i Fratelli scrivono o suggeriscono:
Tra i vari miei pensieri,/nei momenti più impensati/mi tormente, vorticoso,/un pensiero sconcertante./Vorrai che un Saggio antico/mi svelasse, finalmente,/quell'oscuro e magico mistero, chiacchierato e mai capito,/che si chiama ... INFINITO !/Ma, come nuvola nel cielo,/vagherà, per sempre,/questo mio pensiero./ Renzo R. Fratello in sonno.

Enrico C.Maestro VenerabileLoggia Ankus n. 1003all’Oriente di Caselle Torinese.