lunedì 30 settembre 2019

Per non dimenticare. Oggi l'anniversario delle leggi di Norimberga


di Antonino Zarcone



Il 30 settembre 1935, entrano in vigore le leggi di Norimberga approvate il 15 dello stesso mese dal Reichstag del Partito Nazionalsocialista, convocato a Norimberga in occasione del 7º Raduno (am Reichsparteitag der Freiheit).
Le leggi comprendono:
la "legge per la protezione del sangue e dell'onore tedesco";
la "legge sulla cittadinanza del Reich";
la "legge sulla bandiera del Reich".
Le leggi saranno annullate il 20 settembre 1945 dalla Legge n. 1 della Commissione alleata di controllo.

LEGGE SULLA CITTADINANZA TEDESCA

15 Settembre 1935

Il Parlamento del Reich ha approvato all'unanimità la seguente legge:

Articolo I

1. Cittadino dello Stato è quella persona che gode della protezione del Reich Tedesco e che in conseguenza di ciò ha specifici doveri verso di esso.

2. Lo status di cittadino del Reich viene acquisito secondo le norme stabilite dai Decreti del Reich e dalla Legge sulla Cittadinanza dello Stato.

Articolo II

1. Cittadino del Reich può essere solo colui che abbia sangue tedesco o affine e che dimostri, attraverso il suo comportamento, il desiderio di voler servire fedelmente il Reich e il popolo tedesco.

2. Il diritto alla Cittadinanza viene acquisito attraverso la concessione di un Certificato di Cittadinanaza del Reich.

3. Solo un cittadino del Reich gode di tutti i diritti politici stabiliti dalla Legge.

Articolo III

Il Ministro degli Interni del Reich, di concerto con il Vice Führer, emanerà le ordinanze e i provvedimenti amministrativi necessari ad integrare ed attuare questa legge.

Norimberga, 15 Settembre 1935

La Legge entrerà in vigore il 30 Settembre 1935.

Il Führer cancelliere del Reich
Adolf Hitler

Il Ministro degli Interni del Reich
Wilhelm Frick

Reichsgesetzblatt, 1, 1935, p. 1146. LEGGE PER LA PROTEZIONE DEL SANGUE E DELL'ONORE TEDESCO

15 Settembre 1935

Il Reichstag fermamente convinto che la purezza del sangue tedesco sia essenziale per il futuro del popolo tedesco e ispirato dalla inflessibile volontà di salvaguardare il futuro della nazione Germanica, ha unanimemente deciso l'emanazione della seguente legge:
Articolo I

1. I matrimoni tra ebrei e cittadini di sangue tedesco o affini sono proibiti. I matrimoni contratti in violazione della presente legge sono nulli anche se per eludere questa legge venissero contratti all'estero.

2. Le procedure legali per l'annullamento possono essere iniziate soltanto dalla Procura di Stato.

Articolo II
Le relazioni extraconiugali tra ebrei e cittadini di sangue tedesco o affini sono proibite.

Articolo III
Agli ebrei non è consentito impiegare come domestiche donne di sangue tedesco o affini di età inferiore ai 45 anni.

Articolo IV
1. Agli ebrei è vietato esporre la bandiera nazionale del Reich o i suoi colori.

2. Agli ebrei è consentita l'esposizione dei colori giudaici. L'esercizio di questo diritto è tutelato dallo Stato.

Articolo V
1. Chiunque violi il divieto previsto dall'Articolo I sarà condannato ai lavori forzati.

2. Chiunque violi il divieto previsto dall'Articolo II sarà condannato al carcere o ai lavori forzati.

3. Chiunque violi i divieti previsti dall'Articolo III e dall'Articolo IV sarà punito con un anno di carcere o con una ammenda, oppure con entrambe le sanzioni.

Articolo VI
Il Ministro degli Interni del Reich, in accordo con il Vice Führer e il Ministro della Giustizia del Reich, emaneranno i regolamenti e le procedure amministrative necessarie per l'applicazione della legge.

Articolo VII
La legge entrerà in vigore il giorno successivo alla sua promulgazione ad eccezione dell'Articolo III che avrà effetto entro e non oltre il 1° Gennaio 1936.

Il Fuehrer e Cancelliere del Reich: Adolph Hitler
Il Ministro degli Interni del Reich: Wilhelm Frick
Il Ministro della Giustizia del Reich: Dr. Gürtner
Il Vice Fuehrer: Rudolf Hess

Reichsgesetzblatt, 1, 1935, pp. 1146-1147.