sabato 12 settembre 2020

Massoneria e Cabala: Tiferet

di Luca Delli Santi




Chiunque si sia soffermato a meditare, anche solo ad osservare l’Albero della Vita, non ha potuto fare a meno di notare Tiferet, la sesta sephira posta al centro dell’Albero, come il cuore nel corpo umano è sempre stato considerato l’elemento centrale dell’organismo così Tiferet  è  l’elemento centrale per l’Albero della Vita.
Certo fu per questo che i cabalisti medioevali e rinascimentali trovarono naturale paragonarla al Sole, elemento connesso con le forze vitali al più elevato livello, astro fondamentale per la vita e per la scansione dei cicli cosmici e naturali. Questo è il concetto di bellezza espresso da Tiferet, armonia, equilibrio.
Nella tradizione chassidica l’attributo associato a questa sephira è la Compassione, Rachamim, letteralmente è la capacità del cuore di risuonare allo stesso momento con il cuore di un altro individuo, provando e condividendo le medesime emozioni e sentimenti, non necessariamente tristi, ma anche di gioia, stupore ecc….
Le scuole di cabala contemporanea hanno interpretato la centralità di Tiferet in modo nuovo rispetto al passato per quanto concerne l’attribuzione astronomica, non si tratta infatti del sole ma del pianeta Giove, in ebraico Tzedek, le stesse lettere della parola Tzadik, giusto che caratterizzava la sephira Yesod, siamo quindi ad un livello di consapevolezza più elevato della capacità di dominare la forza vitale indirizzandola verso l’elevazione spirituale.  Tiferet è la Vav del Tetragramma, il nome divino ineffabile, Vav scritto per esteso è Vav-Vav, il cui valore ghematrico è 12. Il numero dodici ha molte connessioni con il pianeta Giove, che impiega 12 anni per compiere una rivoluzione attorno al Sole, e che ha 12 satelliti principali.
Il numero 12 che ha portato la cabala contemporanea alla identificazione di Tiferet con Giove ha naturalmente connessioni anche con il patriarca Giacobbe, che ebbe 12 figli, che lottò contro “ l’angelo” e attraverso questa complessa esperienza iniziatica subì una profonda trasformazione, tanto che assunse il nome Israel.
Come si può osservare dalle ultime considerazioni Tiferet è un grado molto elevato di consapevolezza iniziatica, è lo stato dell’essere di chi ha superato le pulsioni materiali di Malkut ed ha saputo coltivare il soffio iniziatico ricevuto in Yesod, rendendolo autentica capacità di armonizzare gli opposti.
Nella cabala cristiana Tiferet riveste un’importanza particolare, a questa sephira è attribuito il nome Yeshua Elohim, il Logos incarnato, è il livello a cui si sviluppa lo stato di consapevolezza cristico, si tratta dello stato dell’essere in cui umano e divino trovano il punto di contatto. In Tiferet si realizza l’incarnazione del Verbo, ma anche la promessa stessa salvifica del cristianesimo, per cui ogni essere umano trova l’eternità in Cristo.
Nei templi massonici è la colonna della Bellezza, anche nella libera muratoria assume il significato di armonia ed equilibrio che ci invita a tendere verso la congiunzione degli opposti.