mercoledì 11 settembre 2019

Cristofolo Cristofoli, l'Inquisitore che diede battaglia alla Massoneria

Illustrazione di Matteo Bergamelli

Risoluto, incorruttibile, temuto, inesorabile. Non fosse altro che per il fatto di essere stato uno degli ultimi “Fanti dei Cai”, emissario degli Inquisitori di Stato sul volgere della fine della Serenissima, Cristofolo Cristofoli è più ricordato di altri nelle cronache. Ma non è solo per questo: nel suo essere uno sbirro perfetto, non ha lasciato traccia di sé e noi oggi dobbiamo immaginarne i tratti del volto, che allora era segnale di guai all'orizzonte al solo comparire. Leggendaria è rimasta la sua lotta, in nome dello Stato, alla massoneria (che allora contava tra le sue fila moltissimi veneziani, nobili e non nobili, inclusi Carlo Goldoni e Giacomo Casanova): finalità dei massoni era la costruzione del “tempio ideale”, l’uomo nuovo che doveva andare oltre i vecchiumi e l’ereditarietà delle classi nobiliari, seguendo le idee che l'epoca dei lumi da tempo propugnava; un pericolo da sradicare.

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