giovedì 28 febbraio 2019

Le origini del carnevale

di Massimo Agostini



Il Carnevale ha un’origine antica che si perde nei culti Pagani.  In epoca Romana vigeva il rito del “Carro Navale”, ovvero il “Navigium Isidis” dell'antica religione egizia (1).  Non è quindi un caso che nella città di Fano, la Fanum Fortunae, antico porto romano sull’Adriatico, dedicato al culto della Dea Fortuna (Iside fortuna o pelagia o del mare), si celebri il più antico carnevale d’Italia.

Il Carnevale rappresenterebbe quindi la trasposizione moderna di un antico rituale dedicato ad ISIDE, una cerimonia chiamata in epoca romana: Il Navigium Isidis (la nave di Iside) e consisteva in un rito in maschera molto festoso dedicato alla vicenda della dea Iside ed il suo sposo Osiride per celebrare il sacro accoppiamento fautore del rifiorire della natura dal gelido inverno.
La festa si teneva nella prima luna piena dopo l'equinozio di primavera, e prevedeva un festoso corteo in maschera in cui un'imbarcazione di legno veniva ornata di omaggi floreali. "In tutto l’Impero Romano venivano celebrate feste religiose dedicate alla Dea con cerimonie che rispettavano gli antichi calendari previsti nel culto di Iside, comprese quelle del sacro accoppiamento, propiziatrici della fertilità.
Una di queste cerimonie, chiamata “I lupercali”, veniva celebrata nel mese di febbraio (2).  Le cerimonie si concludevano con l’accoppiamento e sposalizio sacro, affinché dopo nove mesi, in prossimità del nuovo Solstizio d’Inverno (dicembre), le donne che avevano partecipato al rito potessero partorire il nuovo Horus" (3).

Il Carnevale come festa popolare dal carattere pagano, trovò l’opposizione della Chiesa già nel periodo delle origini del Cristianesimo. La festa, che allora aveva ancora il nome di navigium Isidis (v. oltre), aveva conosciuto l’opposizione delle prime autorità cristiane(...)
Continuò comunque nella tradizione popolare.
A seguito dei divieti imposti dal Papa la celebrazione del Navigium Isidis venne sostituita infine con la Pasqua cattolica, quale rito di rinascita, attraverso la celebrazione della resurrezione di Gesù.
Per il popolo, profondamente legato all'antico rituale del Navigium Isidis, venne comunque consentito di celebrare nel mese di febrraio il Carnevale (carrus navalis, la processione delle maschere)



(1) Etimologia del termine Carnevale. Un’etimologia adeguata di Carnevale e “carrus navalis”, etimologia già proposta dal poeta e scrittore tedesco Karl Joseph Simrock nel 1855; accolta, sempre nell’Ottocento, dal filologo e storico delle religioni Herman Usener, e in un primo tempo accettata anche dal Diez (...) e da ultimo da Gustav Körting (1907), autore del primo dizionario delle lingue romanze che partiva dal latino. La spiegazione di Simrock – i festeggiamenti annuali, con navi montate su ruote, per l’inizio della stagione della navigazione – era sostanzialmente corretta, ma purtroppo insufficientemente documentata.  Gli fu infatti obiettato (da Rosenfeld [1969]: cfr. Di Cocco [2007: 19 ss]) che non c’erano attestazioni di carrus navalis nella documentazione del tardo latino o di quello medievale.  Ciò che è esatto, ma solo perché il carro navale che ha dato origine al nome del Carnevale non si chiamava carrus navalis bensì, come abbiamo già accennato navigium Isidis. "L’etimologia corrente di carnevale sembra derivare dal basso latino carne(m) levare, da cui l’antico pisano carnelevare, l’antico veneziano carlevar etc. e, attraverso una forma con assimilazione, *carnelevale e successiva sincope, deriverebbe l’italiano carnevale, diffuso poi in molti paesi (cfr. Tagliavini [1963: 209- 223])....  tra le proposte alternative vi è anche quella "carrus navalis" ovvero il Navigium Isidis.  http://www.continuitas.org/texts/alinei_carnevale.pdf

(2) A proposito dei Lupercali:
https://massimoagostini.blogspot.com/2016/02/san-valentino-e-i-la-festa-pagana-dei.html?m=1

(3) M. Agostini, Nel Nome della Dea. Sulle tracce dell’Antica Religione, Tipheret editore.