Tiziano Busca
Un altro grande appuntamento di cultura e formazione iniziatica. «Anche se la cultura non la fanno i libri. Lo studio ci può aiutare», ha detto il Sommo Sacerdote Tiziano Busca nel seminario a Crotone, «Ma nessuna lettura può fare il lavoro al posto nostro. Non è un caso che la trasmissione della Tradizione sia spesso consistita nel bocca-orecchio e che grandi maestri, da Pitagora a Socrate e Gesù non abbiano lasciato mai niente di scritto».
Mauro Cascio
La citazione di Pitagora non è stata casuale. Perché si è voluto parlare di Tradizione proprio nei luoghi che la Tradizione ha abitato. Ci ha pensato Mauro Cascio, dopo un'introduzione di Luca Delli Santi, a leggere un passo dal De Arte Cabalistica di Reuchlin, per spiegare come e in che senso Pitagora e la sua scuola fossero stati autenticamente 'tradizionali', abbiano cioè espresso storicamente la 'tradizione filosofica' una e primigenia, che ha tante forme nella geografia dell'uomo, a seconda delle culture che la esprimono. E la cabala prende le mosse da un'unica sapienzialità ed ha il merito storico di averla trasmessa nei secoli all'interno della tradizione ebraica. Il filosofo pontino ha così provveduto ad analizzare cabalisticamente alcuni aspetti del rituale (le dodici tribù di Israele, il Tabernacolo), per completare uno studio che era già stato proposto a Milano, Roma e Benevento. Enzo Heffler ha provveduto a contestualizzare l'esoterismo all'interno della prassi religiosa ebraica.
Enzo Heffler
Massimo Agostini
Illuminante come sempre l'intervento di Massimo Agostini, che si è soffermato sul 'femminile', aspetto tradizionale a cui ha dedicato la sua attività di ricercatore e saggista. Le sue considerazioni sono state completate da Nuccio Puglisi, che ha fornito una lettura 'alchemica'.
Nuccio Puglisi
Federico Pignatelli ha infine dato il suo prezioso contributo parlando di Shekinah, cioè del lato femminile di Dio, la 'presenza' divina nel mondo secondo la cultura cabalistica. Una ricchezza che ha nutrito tutti i presenti di strutturato stupore.
Federico Pignatelli