mercoledì 9 marzo 2016

In libreria le «Lettere» di Willermoz



La copertina del libro

Le Lettere di Jean-Baptiste Willermoz chiudono la proposta dell’editore Tipheret e del curatore Mauro Cascio dell’opera omnia del filosofo di Lione, dopo L’uomo-Dio. Trattato delle due nature, Le istruzioni di Lione e I nove quaderni D. usciti lo scorso anno.
«La fissazione per personaggi come Martinez de Pasqually, Jean-Baptiste Willermoz o Louis-Claude de Saint-Martin», spiega Mauro Cascio, «ha una spiegazione semplice: si tratta, probabilmente, della pagina più avvincente ed alta nella storia delle società iniziatiche occidentali. Dove non trovi solo la Filosofia, dove non trovi solo il misticismo con forme religiose, o una spiritualità laica, indipendente cioè dalle ‘istituzioni’, ma dove trovi tutto questo in un’esperienza sola. Tutto a partire da quell’Ordine degli Eletti Cohen di Martinez de Pasqually e del suo Trattato sulla Reintegrazione degli Esseri che porta a sistema esperienze provenienti dall’alba della cultura del mondo. […] Recuperare la tradizione martinista delle origini, non ancora inquinata dagli innesti della generazione che va da almeno da Papus ad Ambelain, ha un valore che non è solamente da archeologia dello spirito, un’operazione da biblioteca o da museo. La Filosofia non la si studia, la Filosofia la si deve vivere. Nelle Università si studia la Filosofia fatta dagli altri, la grande scommessa che i grandi pensatori di tutti i tempi ci hanno offerto è sempre stata questa: diventare la nostra Filosofia, diventare la nostra comprensione del mondo».
Il filosofo pontino a una vasta produzione come autore (è in uscita il suo ultimo libro Contributo alla critica del tempo (e di me stesso), con un intervento di Diego Fusaro) affianca la curatela di tantissimi autori, da Francis Warrain, René de Cleré, George Clement de Saint-Marq, Oswald Wirth, Constant Chevillon ai più recenti Gerard Encausse, Martinez de Pasqually, Louis-Claude de Saint-Martin, Leonard-Joseph Prunélle de Lière.