Non è utopia, perché da anni ormai, questi due mondi che guardano verso orizzonti opposti, incrociano i loro percorsi nel mondo dei Beni Culturali, ottenendo risultati eccellenti negli studi e nei settori della tutela e della valorizzazione. Il fronte comune, stavolta, grazie all’impiego di una stampante 3D, ha l’obiettivo di ricostruire copie dei capolavori distrutti non solo a Palmira, ma anche a Nimrud e Ninivee, le altre antiche città irrimediabilmente deturpate dalla follia distruttiva dell’Isis.
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