di Valentina Marelli
L'abbazia di Sénanque o abbazia di Nostra Signora di Sénanque (Occitano: abadiá de Senhanca, Francese: Abbaye Notre-Dame de Sénanque) è un'abbazia cistercense sita a pochi chilometri dal centro urbano di Gordes nel dipartimento del Vaucluse in Provenza, Francia. Oserei dire la più bella Abbazia Cistercense ancora funzionante di tutto il sud della Francia.
Arrivarci è estremamente suggestivo perché si attraversa tutta la campagna provenzale, i mesi consigliati per una visita sono sicuramente luglio e agosto quando i campi di lavanda sono ancora in fiore: c’è il profumo che riempie l’aria e il colore lilla/violetto che riempie il campo visivo a perdita d’occhio.
La particolarità di questa abbazia, diciamo meglio una delle sue caratteristiche, è quella di essere riuscita a mantenere una sua integrità spirituale nonostante i milioni di turisti che la visitano nel corso dell’anno, si avverte uno stacco assoluto tra l’esterno caotico, pieno di giapponesi che scattano foto allo sfinimento con l’assoluta pace e il silenzio dell’interno. L'abbazia di Sénanque vive di polarità contrarie che convivono pacificamente.
Nel luglio del 1148, provenienti dall'Abbazia di Mazan, sita a più di mille metri d'altitudine fra le fonti della Loira e dell'Ardèche, Pietro di Mazan in compagnia di un gruppo di monaci raggiunse il vallone di Sénanque con l'intenzione di fondare una nuova comunità. Tale istituzione ebbe luogo grazie alla promozione del vescovo di Cavallion, Monsignor Alfant, unito all'appoggio dei nobili di Simiane, Signori di Gordes. Nei primi tempi i monaci si accasarono in edifici di fortuna, ma già nel 1152 si ebbe un crescita comunitaria che portò oltre a edificazioni in muratura alla costituzione di una comunità figlia (Les Chambons, presso Borne (Ardèche) nella diocesi di Viviers). Il supporto di benefattori, fra cui i già citati Signori di Simiane, rese possibile l'edificazione della chiesa abbaziale che verrà consacrata nel 1178. Seguì la costruzione di nuovi edifici, sempre in sequela dei dettami provenienti dalla Casa Madre cistercense Cîteaux. Le architetture sono uno splendido esempio di architettura romanica: la chiesa abbaziale, il chiostro, il dormitorio, la sala capitolare ed i camini (di cui restano solo due comignoli), definiscono il contorno dell'austero luogo. Nel XVII secolo venne aggiunto il refettorio, a seguito del crollo di parte degli edifici a causa di uno smottamento. La chiesa rimase incolume, monumento di rara bellezza e scevrità, così come i capitelli delle colonne del chiostro, adornate da semplici foglie in rilievo, non offrono motivo di distrazione. Qui dopo quasi 900 anni si vive ancora secondo la regola benedettina Ora et Labora, il tempo sembra essersi fermato, l’interno dell’abbazia è nudo oserei dire, nulla a che vedere con i fasti del gotico, ma allo stesso tempo caldo ed accogliente.
A tutti gli effetti sembrerebbe un luogo di preghiera e meditazione e lo è infatti, ma da un punto di vista storico diciamo . L'abbazia di Sénanque rappresenta quasi un unicum, sui muri è ancora possibile vedere i segni degli scalpellini costruttori, gli stessi scalpellini che hanno costruito le cattedrali gotiche in tutta la Francia e non solo; e qui una domanda nasce spontanea: come hanno fatto? Come hanno potuto passare da uno stile il Romanico che è spoglio e lineare, al Gotico che è slanciato e ricco?
Leggenda vuole che quelli che noi conosciamo come Cavalieri Templari fossero “gli operai” dei benedettini, ovvero fossero coloro i quali avessero materialmente costruito le abbazie prima e le cattedrali dopo, in questa storia c’è un punto di svolta quando a seguito di scavi effettuati a Gerusalemme, i primi templari vengono a conoscenza del Libro dei Pesi e delle Misure in cui si narra vi fossero quelle nozioni matematico/architettoniche che hanno permesso la costruzione del gotico.
Bene a Senanque pare si trovi una camera, fuori dall’itinerario turistico, ovvero nella parte che oggi è ad uso esclusivo dei monaci, sulla cui parete ci sia una graffito che spiega la sezione aurea, la divina proporzione.
La sezione aurea o rapporto aureo o numero aureo o costante di Fidia o proporzione divina, nell'ambito delle arti figurative e della matematica, indica il rapporto fra due lunghezze disuguali, delle quali la maggiore è medio proporzionale tra la minore e la somma delle due. In formule, se è la lunghezza maggiore e quella minore, Il valore così definito, che esprime la sezione aurea, è un numero irrazionale (cioè non rappresentabile come frazione di numeri interi) e algebrico (ovvero soluzione di un'equazione polinomiale a coefficienti interi). Esso può essere approssimato, con crescente precisione, dai rapporti fra due termini successivi della successione di Fibonacci, a cui è strettamente collegato.
Sia le sue proprietà geometriche e matematiche, che la frequente riproposizione in svariati contesti naturali e culturali, apparentemente non collegati tra loro, hanno impressionato nei secoli la mente dell'uomo, che è arrivato a cogliervi col tempo un ideale di bellezza e armonia, spingendosi a ricercarlo e, in alcuni casi, a ricrearlo nell'ambiente antropico quale "canone di bellezza"; testimonianza ne è forse la storia del nome che in epoche più recenti ha assunto gli appellativi di "aureo" o "divino", proprio a dimostrazione del fascino esercitato.
Un graffito del genere pare sia presente anche nella cripta della più famosa Rosslyn Chapel, costruita 300 anni dopo Senanque. Questo rende una visita a questa abbazia curiosa ed allo stesso tempo affascinante e se a ciò si unisce un altro pezzettino di storia carica di mistero ci ritroviamo, senza accorgercene con le chiavi della macchina in mano e le valige pronte fuori dalla porta.
Pare che uno dei simboli scolpiti a Senanque sia riconducibile alla Antigua Tau Adottata dal profeta Ezechiele, da Sant'Antonio l’eremita, da San Francesco d’Assisi e, paradossalmente, dal Papa Innocenzo III (feroce sterminatore dei Catari), ma anche dagli gnostici, dai Catari stessi, dai Templari, dal movimento ereticale degli Spirituali e da organizzazioni eretico-esoteriche, questo simbolo magico ed arcaico racchiude in sé il segreto del Graal e contemporaneamente la chiave d’accesso all’universo mistico e spirituale, mentre nella storia sembra essere il punto esoterico di congiunzione di tutte le religioni monoteiste dell’Occidente e un ponte verso quelle del misterioso Oriente. Non dimentichiamo che l’Ordine dei Cavalieri del Tau pare fosse un’ordine cavalleresco ancor più antico di quello Templare. E qui un’altra parallelismo con Rosslyn Chapel in cui esiste nascosta in un capitello l’unico bassorilievo esistente in tutta la cappella che riproduca una crocifissione che “stranamente” è a forma di Tau appunto.
Senanque è uno di quei posti, come altri di questa rubrica , nei quali bisognerebbe starci una settimana almeno e permettere al luogo di raccontarci la sua storia e le sue leggende
.