Caro direttore il suo fondo o il "Nemico allo specchio", (Corriere della sera nell'edizione del 24 settembre), stimola alcune riflessioni sulla Libera muratoria in Italia. Sono rimasto colpito, mi permetta, anche un po' ferito da massone e Gran Maestro da una frase quella relativa "all'odore stantìo di Massoneria". Un passaggio sicuramente suggestivo ed evocativo per colpire l'immaginario collettivo e l'opinione pubblica, ma che non rispetta il passato, il presente e il futuro dei tanti Fratelli che portano e sventolano a testa alta il labaro del Goi ed i valori della Massoneria. Un aggettivo, quello stantìo, che paragona una plurisecolare e nobile Istituzione e la sua Tradizione ricca di valori e ideali, ad un alimento cattivo. Oppure, parlando in termini più astratti, la Massoneria sarebbe intesa, in un'altra accezione dello stesso vocabolo, come una cosa non più valida, fuori uso, fuori moda. Clicca sul Link-fonte sottostante per leggere tutto.
Link-fonte: Lettera del Gran Maestro Bisi al Direttore De Bortoli.
Link-fonte: Caro direttore, noi massoni meritiamo rispetto
Link-fonte: Il Gran Maestro cita Rino Gaetano e giura: Nazzareno? Non c'entro.