lunedì 7 giugno 2010

PD-MASSONERIA: ADESSO E' LA VOLTA DELLA TOSCANA

Adesso la polemica? il dibattito? si sposta in terra Toscana ad Arezzo, domandandosi se e quanti siano i massoni presenti nella giunta Comunale e in quella Provinciale. Su informArezzo.con "O si è massoni o si è democratici – scrive in una nota Gianluca Benamati, deputato Pd e componente la direzione nazionale del partito - Al di là della incompatibilità formale chiaramente stabilita dal codice etico fra l'iscrizione al Pd e l'adesione ad associazioni con vincolo di segretezza, vi è una incompatibilità sostanziale fra i valori di pluralismo, apertura, trasparenza e libertà di partecipazione che sono i tratti caratteristici e fondanti del Pd ed i principi e le modalità operative della massoneria. E' necessario riaffermare con forza, per il presente e per il futuro, che l'appartenenza al Pd non è mescolabile con la partecipazione a qualsivoglia associazione di qualunque natura e orientamento che possegga caratteristiche di riservatezza, segretezza e vincoli comportamentali". Biagio Marzo si domanda:cosa c'è dietro il safari antimassonico che sta dilaniando quello che resta del PD? e scrive su clandestinoweb.com: Ultimamente, la componente ex Dc è quella che è più in subbuglio e che ha aperto, e non sappiamo quanto sia strumentale, un dibattito datato sulla massoneria, una sorta di caccia alle streghe, sottovalutando la presenza degli iscritti al Pd e affiliati alle Logge, in special modo nelle regioni appenniniche, una volta regioni rosse. Se venissero espulsi, come vorrebbe Beppe Fioroni, resterebbero a votare il Pd quattro gatti. Un corpo composto non soltanto di elettori in generale, ma, in particolare, di governanti, militanti e iscritti massoni, che rappresentano l'architrave del Pd. A ben vedere, senza quella forza elettorale, il Pd sarebbe ridotto al lumicino.

Fonte: InformArezzo.com - clandestinoweb.com