sabato 20 febbraio 2010

EBRAISMO E MASSONERIA

Con un comitato scientifico di evidente prestigio, composto da studiosi di confermata fama internazionale, Cultura Tedesca articola ogni numero in una seziona monografica dedicata a un autore significativo oppure a un luogo emblematico di quella cultura (Austria, Praga, Trieste) o a movimenti, motivi, correnti (Romanzo, Mito, Simbolo, Poesia e Immagine, Ebraismo). La seconda sezione è riservata a interventi liberi con saggi, articoli, rassegne, recensioni.

Indice del numero:

La Massoneria e l’emancipazione degli ebrei di V. Paolo Gastaldi. Maschere, messianesimo e Massoneria. Die Brüder St. Johannes des Evangelisten aus Asien in Europa di Roberta Ascarelli Polizey, Politia. Una modernizzazione ambigua di Giuseppe Cengiarotti. Massoneria ed ebraismo in Germania tra Settecento e Ottocento di Gianluca Paolucci.

Saggi

«Scusi, ma Lei dove ha imparato il tedesco?» di Luigi Forte. Un uomo difficile (Luigi Golino, 1933-2006. In memoriam) di Ulderico Pomarici. Aspetti dell’altro e dell’oltre: sorella luna, comare morte di Tatiana Floreancig

Recensioni

Gianluca Paolucci è docente di Lingua e Traduzione Tedesca presso l’Università di Cassino e dottorando in Culture e Letterature Comparate presso l’Università di Roma Tre. Ha studiato e fatto ricerca in Germania, a Berlino e a Weimar. Ha scritto saggi sulla letteratura mitteleuropea, su Goethe e l’esoterismo, su Kafka e Kleist, sul rapporto tra ebraismo e massoneria nel Settecento tedesco. Attualmente la sua attività di ricerca si concentra sul legame tra letteratura e cultura massonica nella Germania dell’“età di Goethe”, in particolare nelle opere di Lessing, Schiller, Wieland e Goethe. Collabora alla redazione della rivista “Cultura Tedesca”.

Marino Freschi è professore ordinario di Letteratura Tedesca presso l’Università di Roma Tre e cura l’area di germanistica dell’Università di “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Ha pubblicato numerosi saggi sulla civiltà letteraria tedesca e austriaca tra Settecento e Novecento e in particolare su Kafka, Goethe, Thomas Mann. Ha dedicato una monografia alla letteratura del Terzo Reich, si è occupato di letteratura jiddisch e di cultura esoterica e massonica nell’area di lingua tedesca. Fra i suoi volumi ricordiamo: Dall’occultismo alla politica. L’itinerario illuministico di Knigge (1752-1796), AION 1979; Goethe. L’insidia della modernità, Donzelli 1999; Praga. Viaggio letterario nella città di Kafka, Editori Riuniti 2000; L’Utopia nel Settecento tedesco, Liguori 2004; La letteratura tedesca, Il Mulino 2008. Ha curato la Storia della civiltà letteraria tedesca, in due volumi per la Utet. È direttore della rivista “Cultura Tedesca”.

Roberta Ascarelli è professore ordinario di Lingua e Letteratura Tedesca presso l’Università di Siena (sede di Arezzo) e di Cultura jiddisch presso la stessa Facoltà. Ha insegnato germanistica a Roma e Toronto e giudaistica a Vienna e Düsseldorf. Si è occupata della letteratura fin de siècle a Vienna (in particolare di Schnitlzler e Hofmannsthal), di autori ebrei di lingua tedesca e della storia culturale dell’ebraismo orientale. Tra le sue pubblicazioni: Le strategie del sogno (1986), Arthur Schnitzler (1996), La decadenza delle buone maniere. Hofmannsthal incontra George (2004). Ha curato i volumi Ebraismo occidentale e orientale, Siena 2002; Oltre la persecuzione: donne, ebraismo, memoria, Roma 2004 e la monografia Juden (“Cultura Tedesca” - 2003). E’ stata responsabile di progetti di interesse nazionale di area ebraico-tedesca. Dirige la rivista “Daf Werkstatt” ed è redattore della rivista “Cultura tedesca”. Clikka sul Titolo