Da quando e' uscito nelle librerie (ma ci sono cataste di copie nei supermercati vendute con un piccolo sconto) "The Lost Symbol" attrae migliaia di americani in visita ai luoghi massonici della Capitale. Capitol Hill, House of Temple (sede dello Scottish Rite), il George Washington Memorial in Alexandria, the Washington Monument, the Alma Shrine, Mount Vernon (la farm di Washington e di sua moglie Martha) sono presi d'assalto da gruppi di turisti che chiedono informazioni basandosi sul thriller di Dan Brown. Un libro che sembra avviato a bissare se non superare il successo editoriale di questo scrittore. "The Lost Symbol" sta assolvendo anche ad un'altra funzione: quella di rendere pubblico il contenuto di rituali massonici,visti, a differenza di tanta predicazione antimassonica, con un occhio di riguardo per quanto il Craft ha rappresentato nella fondazione degli Stati Uniti d'America. La struttura del libro si articola in capitoli, in genere molto brevi, che lasciano il lettore in costante 'sospensione'. Un artificio importato direttamente dalle sceneggiature dei migliori film di azione di Hollywood. Ed infatti, ormai, questo genere letterario si qualifica come una sorta di 'script' cinematografico, dato che l'autore scrive guardando strabicamente alla versione cinematografica della sua fatica editoriale.
Negli ambienti massonici della Capitale si e' cominciato a parlare di questo libro di Dan Brown più di tre anni fa. Lo scrittore, noto per il puntiglio con il quale si documenta, ha preso numerosi contatti con esponenti dell'Istituzione anche se, ovviamente, non risulta alcunchè di ufficiale. Del resto basta andare in qualsiasi grande store di una catena libraria, per trovare centinaia di libri che illustrano i rituali di questa antica associazione che non tralascia occasione di ricordare che non si tratta di una religione, ma di una istituzione che mira a costruire un uomo migliore. E nel libro di Dan Brown sono molte le pagine dedicate a illustrare i principi della Massoneria intesa come istituzione universale che affratella individui di cultura e razza diversa, superando i confini spesso posti e rafforzati dalle differenti religioni.
Nelle logge massoniche americane convivono fratelli ebrei, musulmani, cristiani di diverse confessioni, cattolici, buddisti, induisti, seguaci del reverendo Moon. E le 'tornate' delle logge iniziano e si chiudono con la preghiera del 'cappellano' che ringrazia il Grande Architetto dell'Universo per avere offerto l'opportunità di stare insieme cercando costantemente quello che ci unisce piuttosto che insistere su quanto ci divide gli uni dagli altri. A nostro parere "The Lost Symbol" pecca di precisione quando espone alcuni dettagli dei passaggi di grado massonici, laddove la tradizione ha fatto riferimento alle punizioni alle quali i candidati potevano essere sottoposti se avessero rivelato i segreti dell'Istituzione.
Sarebbe stato opportuno ricordare che un conto e' la massoneria operativa e un conto e' quella speculativa. La prima, nata nel medioevo per aiutare coloro che lavoravano a diverso titolo professionale alla costruzione delle grandi cattedrali. Dovevano difendersi da tutti, a cominciare dai committenti ecclesiastici che cercavano di minarne la coesione per averne vantaggi economici. Oggi la massoneria speculativa, pur basandosi sui simboli di quella operativa (squadra, cazzuola, filo a piombo, grembiule, scalpello), ha come scopo quello della costruzione della cattedrale Uomo, predicando e praticando la tolleranza e la reciproca comprensione in un mondo che e' afflitto da divisionismi, polarizzazioni e sistematico lavaggio del cervello da parte delle centrali mediatiche e politiche.
Al termine delle 500 pagine di "The Lost Symbol" il lettore e' sollecitato a cercare di comprendere meglio questo immenso calderone di razze e culture diverse, chiamato America fondato da un gruppo di raffinati intellettuali che hanno dato vita ad una Costituzione che resta ancora, a oltre 200 anni di distanza, il punto di riferimento per chi voglia vivere in una democrazia. ▲ Per leggere il Post di Oscar Bartoli Clikka sul Titolo.