mercoledì 25 marzo 2009

RESOCONTO DI UNA VISITA AI FR.LLI DEL COSTA RICA


Avendo in programma, per lo scorso Febbraio, un soggiorno in Costa Rica, mi ero ripromesso una visita ai fratelli Ticos. Il desiderio mi era venuto in un precedente viaggio che avevo fatto nel 2006, decisi che se fossi tornato a San Josè non mi sarei fatto scappare l’occasione. Questa volta, quindi, con l’aiuto del fratello Abramo, ho organizzato preventivamente la visita approntando le opportune credenziali. Per un italiano lo spagnolo non è una lingua impossibile, mi ero un po’ esercitato e non mi è stato difficile comunicare con la segreteria del Grande Oriente di Costa Rica, che mi ha messo subito in contatto con il Gran Segretario: il dott. Roberto Mc Lean, un giudice in pensione che attualmente tiene un corso di storia costaricense in una università cittadina. Persona di grande cultura, mi ha ricevuto con fraterna cordialità, facendomi visitare la loro sede, ben riconoscibile dall’esterno da espliciti simboli. 

Oltre al Tempio, interessante il loro museo;  osservando le varie teche si potevano percorrere le tappe di un Istituzione importante, ben radicata nella società centroamericana. La massoneria del Costa Rica è nata ufficialmente nel 1899, sicuramente ha avuto un ruolo importante nella formazione del giovane stato, che aveva ottenuto l’indipendenza nel 1821, dopo l’abbandono delle colonie americane da parte degli spagnoli. A testimoniare l’impulso che la massoneria ha dato alla formazione della società Tica, basta scorrere l’elenco dei Presidenti della Repubblica Massoni. Tra i numerosi personaggi ricordati nel museo, mi è parsa interessante la figura di un prete massone, di cui sono conservati vari cimeli, compreso insolite foto e ritratti in tonaca e grembiulino. A questo fratello il Costa Rica deve riconoscenza per l’apporto che ha dato alla creazione di strutture scolastiche e sanitarie pubbliche, ancora oggi prese a riferimento. 

La Chiesa ufficiale ha marginalizzato con tutti i mezzi la sua immagine, ma essa vive nel ricordo dei fratelli e in generale della società che si riconosce nei valori laici genuini. Nella sede del Grande Oriente di Costa Rica lavorano nove logge cittadine, dal lunedì al venerdì, tutte le sere alle ore 20 c’è una loggia che lavora. Per il lunedì successivo alla mia visita, fui invitato ai lavori della centenaria Loggia Hermes n. 7, fondata appunto nel 1901. Serata magnifica in un atmosfera fraterna che metteva a proprio agio. Il rituale in spagnolo è quasi identico al nostro, quindi  si segue molto bene. Per l’occasione era venuto anche il Gran Maestro, oltre al fratello Mc Lean.  Quella sera quattro apprendisti sostenevano una specie di esamino per il loro aumento di salario, condotti dal Maestro delle Cerimonie, al centro delle due colonne J e B, leggevano, emozionati,  a turno una tavola (plancha) da loro elaborata. Alla fine delle letture seguirono numerosi interventi e soprattutto calorosi scambi di saluti e doni vari. Un fratello musicista, al pianoforte, accompagnava i momenti salienti aumentando la suggestione. La serata si concludeva con un semplice, fraterna agape nella sala dei passi perduti. 

Constatare personalmente la vivacità dell’Istituzione Massonica in un paese così remoto, trovare immediatamente un feeling con persone sconosciute, ma legate in una stessa catena d’unione, mi ha dato gioia e emozione. Spero di stimolare almeno un pò di curiosità in chi legge, incoraggiandolo a dedicare, quando possibile, qualche ora a toccare con mano l’ideale carattere di internazionalità, fondamento della massoneria. Un TFA ! Gennaro Z., M.V. R.L. Giosuè Carducci 824 di Follonica 

Fonte: Coll.Citc. MM.VV. Toscana