Il Mozart animato da Christian Jacq nel suo “Il Romanzo di Mozart: Il Figlio della Luce”, racchiude in sé il percorso iniziatico dell’uomo che non vuole gettare la sua vita inutilmente.
E così, insofferente all’autorità ed alla spocchia del suo mecenate, il Principe Arcivescovo Colloredo, Wolfgang Amadeus Mozart lascierà Salisburgo contro la volontà del suo pur amorevole e comprensivo padre Leopold, per trasferirsi a Vienna e cercare fortuna.
Il conte di Tebe, Thamos, massone e novello Virgilio del romanzo, lo guiderà in questo suo percorso verso i Grandi Misteri Egizi, sino ai più alti gradi della perfezione e della Massoneria.
Siamo negli anni ’80 del Settecento Illuminista e soffiano i venti di rivoluzione contro la Chiesa, le Monarchie e gli Imperi.
La cattolicissima ed autoritaria Austria governata con il pugno di ferro dall’Imperatrice Maria Teresa è minacciata al punto che il suo Servizio Segreto è all’erta e controlla le Logge Massoniche infiltrando nelle sue file i gesuiti e cercando in tutti i modi di dividerle e di osteggiarle.
Ma la Luce è più forte.
Il successore di Maria Teresa, l’Imperatore Giuseppe II è un liberale ed un riformatore: abolisce le discriminazioni religiose nei confronti di protestanti ed ebrei e, in campo economico, abolisce le servitù personali dei contadini.
Tutto ciò, tuttavia, insospettisce ulteriormente il suo stesso Servizio Segreto, che vede nel nuovo Imperatore e nelle riforme da lui avviate, un modo per sdoganare la Massoneria ed in particolare i rivoluzionari Illuminati di Baviera, guidati da Weishaupt.
Ecco il contesto in cui il sognatore Mozart, l’eterno innamorato della sua Konstanze e della sua musica magica ed esoterica, si trova a vivere.
Egli, Maestro Segreto, è ad ogni modo destinato a grandi cose.
E con l’aiuto di Thamos, il Nostro riuscirà ad edificare via via il suo Tempio Interiore.
di Luca Bagatin
Fonte: http://www.opinione.it/pages.php?dir=naz&act=art&edi=206&id_art=7781&aa=2008