mercoledì 15 luglio 2020

«Davanti alla fine del mondo» di Mauro Cascio. Quando la musica d'autore si innamora della Filosofia



Si intitola Davanti alla fine del mondo. Appunti filosofici sotto forma di storie per non morire il nuovo libro di Mauro Cascio dopo il successo di Dove sei? (Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno) in libreria a fine luglio. La filosofia prende forma letteraria, e forme, figure, personaggi mettono in scena i temi esistenziali e teoretici e i termini a cui ci ha abituato il filosofo pontino.
«Ecco, i termini per l’appunto. Chi ce lo doveva mai dire che chi avrebbe scritto la nostra fine ci avrebbe colpito non nelle cose, ma nel linguaggio. Le parole semplicemente smetteranno di significare, tutto qui. Niente teatro, niente spettacolo. Ho letto che sarà come addormentarsi. E la nostra coscienza sbiadirà, lentamente, non all’improvviso, come quando, appunto, ci abbandoniamo al sonno. Delle nostre parole perderemo pian piano il controllo, senza rendercene conto non saranno più nostre. E senza le parole a costruirci un senso noi non solo non potremo più dire, ma non potremo più nemmeno pensare. La fine del mondo non poteva essere una disgrazia qualsiasi, è giusto che abbia questa radicalità che non ti aspetti, che colpisca il cuore della vita umana. Il pensiero ci appariva semplice, finché non ci abbiamo riflettuto sopra. Abbiamo appreso la parola penso come, appunto, una parola. È il suo uso che non abbiamo mai imparato a descrivere. Che cos’è pensare? Un’attività? Noi ora stiamo pensando? Di qualcuno possiamo dire che corre velocemente, correre è senz’altro un’attività. Da piccoli ci dicevano di sforzarci di pensare, come se fossimo, metti, in bagno. Se io aggrotto la fronte e assumo un’aria grave vuol dire che sto facendo uno sforzo di pensiero? Che differenza c’era tra sforzarsi di correre più veloce e sforzarsi di pensare? Non ci siamo preoccupati poi tanto di quest’attività fantasma. Se lo avessimo fatto avremmo scoperto il significato della parola, proprio quello che perderemo. Un poco alla volta. Ma lo perderemo».

ll libro ha ispirato il nuovo lavoro di Roberto Kunstler con Massimo Ricciuti, in uscita a settembre. Kunstler, cantautore, ha scritto  quasi tutti i brani di Sergio Cammariere, e anche di altri artisti come Ornella Vanoni e Paola Turci. Ricciuti è stato anche sceneggiatore (Un posto al sole) e docente a contratto di Filosofia della Narrazione e Editoria e tecnica della narrazione all'Università Federico II di Napoli. La produzione artistica della title-track e di tutto l’ep sarà di Francesco Musacco (due Sanremo vinti con Povia e Simone Cristicchi).

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