di Quirino Tirelli
Molto spesso si fa confusione sul
reale significato del termine Esoterismo. Molto spesso, vittime dei pregiudizi,
dei preconcetti e delle superstizioni si tende a non comprendere (o a
comprendere male) il vero significato dei termini Esoterismo e Via Iniziatica.
Voglio citarvi una definizione che mi piace molto: «La via iniziatica indirizza
a risolvere la problematica del chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo,
contribuendo in tal modo a liberare l'uomo dalle angosce della vita e della
morte».
Da dove veniamo, dove andiamo e chi siamo sono le domande che da sempre
filosofi, scienziati ed esoteristi si pongono. Quello che voglio mettere in
evidenza con questo mio piccolo e modesto scritto sono i punti in comune che
l'esoterismo ha con la scienza ed in particolare con le ultime tendenze
scientifiche in campo fisico e cosmologico. Da Einstein in poi il problema che
ha ossessionato i fisici moderni è quello di conciliare le due teorie che
cercano di descrivere l'universo, la teoria della relatività generale e
la meccanica quantistica. La teoria della relatività generale
spiega molto bene l'infinitamente grande, la meccanica quantistica,
invece, spiega molto bene l'infinitamente piccolo. Quando, però, si cerca di
mettere insieme le due teorie, il tutto crolla miseramente. Già da questa
piccola premessa possiamo cogliere un'assonanza con l'esoterismo. Il rapporto
tra l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo che la fisica moderna
cerca di cogliere senza, fino ad ora, riuscirci, i grandi iniziati lo hanno capito fin
dall'antichità.
«Ciò
che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in
basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e
provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da
questa cosa unica mediante adattamento».
Come molti sapranno la frase sopra
citata è scritta nella tavola smeraldina. La tavola di smeraldo o smeraldina
(in latino tabula smaragdina) è un
testo sapienziale che secondo la leggenda sarebbe stato ritrovato in Egitto,
prima dell'era cristiana. Il testo era inciso su una lastra di smeraldo ed è
stato tradotto dall'arabo al latino nel 1250. Esso rappresenta il documento più
celebre degli scritti ermetici ed è attribuito allo stesso Ermete Trismegisto.
Se leggiamo attentamente possiamo
scovare, in questa frase, altri importantissimi indizi che ci riportano agli
scopi che si prefiggono i fisici moderni. Nella frase in questione, infatti, ci
dice chiaramente che tutte le cose provengono da una, per la mediazione di una.
Dai tempi dell'antica Grecia, i filosofi hanno
congetturato che l'apparente diversità della realtà nasconda un'unità
intrinseca e quindi che la lista delle forze potrebbe essere breve, anzi
potrebbe contenere un singolo elemento. Con il progredire della conoscenza
scientifica tuttavia, ci si allontanò dall'unità. Furono scoperte la forza di
gravità, la forza elettrica e la forza magnetica, forza di attrito, forze
elastiche e così via. Con il passare del tempo, però, i fisici si accorsero che
molte forze potevano essere ridotte ad interazioni elettromagnetiche e
gravitazionali. Lo stesso Einstein cercò di combinare, con la teoria
unificata dei campi, la forza elettromagnetica e la forza gravitazionale.
Quello che si nota è che il percorso
scientifico non è stato un percorso lineare. Partendo dall'unità e dalla
semplicità dei Filosofi e degli Esoteristi si è passati alla complessità dei
fisici per poi ritornare alla semplicità all'unità dei fisici moderni.
Quale è la differenza tra la ricerca
fisica e la ricerca Esoterica? Abbiamo visto che lo scopo è identico, capire la
realtà che ci circonda e capire se esiste qualcosa che va al di là della realtà
che NON possiamo percepire con i nostri sensi.
È da quando mi occupo di Esoterismo
che sono ossessionato da una domanda. Per capire l'universo, la realtà che ci
circonda, è indispensabile la matematica?
Secondo il mio modesto avviso è
proprio questa la fondamentale differenza tra fisici ed esoteristi. I primi,
per trascendere la doxa, usano un linguaggio formale ed oggettivo, la
matematica. I secondi non usano la matematica. Cosa usano gli Esoteristi per
'sentire' il mondo? Questa è una domanda a cui è difficile dare una risposta!
Negli anni ho cercato di trovare una
risposta senza tuttavia giungere a niente di definitivo. Certamente l'intuizione
rappresenta un processo conoscitivo fondamentale nella ricerca Esoterica.
Sicuramente il Logos Dialettico rappresenta l'Humus neuronale che rende
fertile il sentire di coloro che si affidano ad un antico sapere.
Per concludere questo mio intervento
volevo accennare ad un'altra 'strana' coincidenza tra le nuove tendenze
scientifiche ed il sapere iniziatico. Per forza di cose, data la complessità
dell'argomento, non scenderò nei particolari ma mi limiterò solo a tratteggiare
i punti in comune tra la teoria delle stringhe e la kabbalah.
La
teoria delle stringhe (letteralmente in inglese string = corda) è una teoria, ancora in
fase di sviluppo, che tenta di conciliare la meccanica quantistica con la
relatività generale, e che si spera pertanto possa costituire una teoria del
tutto. Si fonda sul principio secondo cui la materia, l'energia e, sotto certe
ipotesi, lo spazio e il tempo siano in realtà la manifestazione di entità
fisiche fondamentali che, a seconda del numero di dimensioni in cui si
sviluppano, vengono chiamate stringhe
oppure p-brane.
Una caratteristica interessante
della teoria delle stringhe è che essa predice il numero di dimensioni che
l'Universo dovrebbe avere. Secondo questa teoria l'universo che ci circonda è
in realtà un multiverso a 10 dimensioni. Come non notare l'impressionante
analogia con la Kabballah e le 10 sefirot?