venerdì 30 gennaio 2015

Cosa insegna la Massoneria? In cosa consiste la sua dottrina?



Cosa insegna la Massoneria? In cosa consiste la sua dottrina? È rivolta solo all’interno o l’Istituzione si deve anche proiettare all’esterno? Un vecchio lavoro, tratto dal sito della Montesion, approfondisce queste domande. Il cammino è di palingenesi conoscitiva. Prima c’è una conoscenza razionale. Ma l’apprendista ha i suoi limiti: è costretto a fare affidamento alla ragione, a isolare, a prendere dei momenti di uno sviluppo spirituale per il tutto, a dare fede all’oggettività delle cose. È costretto a separare, a classificare, a dividere, a costruire concetti astratti, a filtrare la realtà attraverso schemi logici che ha costruito e solo attraverso questi schemi riesce a riconoscerla. È la razionalità il regno del due, delle due colonne, del bianco e del nero. Il Compagno d’Arte avrà un quid in più: l’intuizione. Il dominio non è solo della squadra, ma anche del compasso. Squadra e compasso sono intrecciati. È un lavoro animico. Propedeutico al lavoro spirituale del terzo grado (che si completa nell’Arco Reale, quarto grado dei Capitoli nel Rito di York). Il Maestro (e ancor di più un Maestro dell’Arco Reale) riunisce in sé questa triplice realizzazione (fisica, animica e spirituale). Il compasso domina la squadra, lo spirito domina la Materia. Nell'Arco Reale riesce ad arrivare al Compimento, a trovare quanto nel terzo grado aveva perso, per potersi dire compiutamente 'iniziato'. Gli Ordini iniziatici 'iniziano', appunto, perché si dà per scontato che ci si debba finire da sé. La Massoneria non è dogmatica e, stricto sensu, neppure dottrinaria. Ma solo l' 'iniziato' autentico, sincero, motivato, spogliato di tutto ciò che non gli serve più, può sperare di diventare un 'adepto'.
La nuova utopia è scoprire il fondamento, il cuore della Massoneria, con la sua dottrina, i suoi valori, i suoi ideali. Avere conoscenza del come si formano le idee. E l’essere assolutamente pre-ideologici. Così la Massoneria non subisce la storia. La Massoneria la storia la scrive. Ecco come può proiettarsi nel mondo politico e istituzionale. Non facendo politica. Non costituendo un partito di massoni. O meglio: non facendo della Massoneria un partito. Ma costruendo uomini nuovi che illuminino la politica e la società.

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