venerdì 17 dicembre 2010

Il Solstizio d'Inverno nella Tradizione Massonica

La celebrazione dei solstizi nel mondo classico fu trasmessa, assieme a numerose altre simbologie, dai misteri mitriaci che sarebbero potuti diventare la religione del mondo occidentale al posto del cristianesimo, essendo anche questi una classica religione di salvezza. La rappresentazione classica di Mithra è quella del dio iranico che uccide il Toro, con a fianco i due cosiddetti dadofori, Cautes con la torcia volta in alto (Solstizio d'Estate) e Cautopates con la torcia in basso (Solstizio d'Inverno). Quando d'estate il Sole entra nel segno zodiacale del cancro si "apre" la "porta degli uomini", quando il Sole entra nel segno del Capricorno si apre la "porta degli dei". La più profonda oscurità dell'anno, in cui l'introspezione di sé è simbolicamente più chiusa e totale, è nel contempo l'inizio della Luce, l'Albedo ermetica che sorge dalla Nigredo. La stessa simbologia è espressa nella mitologia giudaica di Giovanni Battista, trasmessa poi nel cristianesimo. All'inizio dell'era cristiana la nascita di Cristo era ipotizzata il 25 marzo "ab incanazione" o all'Epifania. Solo successivamente fu stabilita il 25 dicembre, per combattere la persistenza del mitraismo. La Massoneria operativa, essenzialmente cristiana prima delle riforma di Anderson, assunse il simbolismo solstiziale in quello dei due S. Giovanni, quello d'Estate e quello d'Inverno facendone le sue due feste fondamentali. Nella prima divulgazione massonica, quella del Prichard's Masonry Dissected (1730), si trova già la frase catechistica che sopravvive nelle tegolature della Massonerie anglosassoni e nord europee:

D. Da dove venite?

R: Dalla santa Loggia di S. Giovanni.

Attualmente le festività solstiziali non sono ricordate soltanto dalla liturgia cristiana e dalla Massoneria. Il diffondersi in tutto il mondo di nostalgie neopagane, certamente più di tipo estetico che teologico, ha prodotto la celebrazione di Yule (Solstizio d'Inverno) - che è la rappresentazione del mito nordico (ma anche indo-iranico) dell'Axis Mundi - come la maggiore dell'anno del celto-nordismo mass-mediatico attuale, con centinaia di siti web in tutto il mondo. D'altro canto, la supremazia simbolica attuale dell'albero natalizio sul presepio lo dimostra.

Si nota infine il diffondersi nella Massoneria italiana della Festa della Luce, all'inizio trasmessa da una Loggia tedesca ad una della Maremma Toscana, che ha un chiaro simbolismo celto-nordico, attorno all'accensione rituale della Luci della consapevolezza e dell'illuminazione interiore sull'albero archetipale dell'Axis Mundi. Che queste Luci possano veramente accendersi nella nostra interiorità ed illuminare anche il buio profondo della nostra era.

Il Solstizio invernale
Il significato magico del Solstizio d'Inverno
Solstice au Saint Jean d'hiver (FR)
Solstice and Saint John the Baptist (ENG)

Bibliografia Essenziale:

Fraser James, Il ramo d'oro Newton Compton 1992, p.784

Guénon Renè Scritti sulla Massoneria e altre iniziazioni artigianali. Rivista di Studi Tradizionali, Gennaio/Dicembre 1981;

Mosca Ivan, Massoneria, Simbologia e Rito, Edizioni Luz, Latina, 2008;

Naudon Paul, Le Loges de Saint-Jean, Dervy Livres, Paris, 1974. XXX

Fonte: da GOI Newsletter n. 4 del 16 dicembre 2010