venerdì 30 ottobre 2020

La Massoneria a Noto. Dal Settecento ai giorni nostri




La Città di Noto ha in sé, nell’eleganza dei suoi palazzi monumentali del tardo barocco, chiari ed evidenti segni dello spirito Massonico, che idealmente la legano ai costruttori di Cattedrali e alle conoscenze edificatorie che essi custodivano e tramandavo, quale espressione di Città ideale, voluta all’insegna dell’Armonia e della Gioia di vivere. Esponenti di spicco tra i suoi fondatori, furono legati all’Ideale Massonico ed esoterico dell’epoca. Tra di essi spicca la nobile famiglia Nicolaci, i Paternò Castello, i Trigona. In particolare ricordiamo l’illustre Giacomo Nicolaci, detto il gobbo, appartenente all’Accademia dei Trasformati e il di lui fratello Corrado Nicolaci. Negli anni a seguire altri netini illustri furono iniziati alla Massoneria, nel periodo risorgimentale, in particolare ricordiamo ad esempio il Ministro Matteo Raeli, successivamente il Letterato e Poeta Giuseppe Cassone; la poetessa Mariannina Coffa che aderì ai medesimi ideali, così pure il padre, Avvocato Coffa e una nutrita schiera di uomini dell’epoca. La presenza delle Logge a Noto è proseguita nei primi anni del ’900 con le Logge Arnaldo e Ferruccio, Darwin, e sino agli anni ’70 con la Loggia Mazzini, dalla quale ha tratto un fertile innesto, oggi in piena fioritura, la R∴.L∴ Agape n.1381, grazie ai numerosi fratelli che ne adornano le colonne.