sabato 11 maggio 2019

È morto Gianni De Michelis. Sulla Massoneria aveva detto: «Principio irrinunciabile è il rispetto per l'altro»



Si è spento oggi Gianni De Michelis, storico esponente del Partito Socialista. Non è mai stato massone, eppure in più occasioni ha manifestato vicinanza e solidarietà, quando la Massoneria è stata sotto attacco mediatico e politico. Ha partecipato, tra l'altro, alla Gran Loggia del Grande Oriente d'Italia del 2005, ospite del Gran Maestro Gustavo Raffi. Ha tra l'altro scritto, la prefazione a Storia (Apologetica della Massoneria) di Mauro Cascio (Bastogi, 2005), da cui è estratto il testo che vi proponiamo qui.

«Chi come me ha per principio irrinunciabile – etico oltreché politico - il rispetto senza condizioni dell' 'altro' e crede fermamente e indiscutibilmente nella necessità che questa differenza vada non solo rispettata ma aiutata ad esprimersi, non può che rinnovare anche in questa circostanza [...] l'auspicio – che è esigenza civile e morale a un tempo - che tale orientamento faccia sempre più proseliti nell'opinione pubblica. Questo obiettivo, credo rappresenti un punto fermo non solo per la salvaguardia, legittima e indiscutibile, dei valori e delle regole su cui la Massoneria fonda la propria esistenza, ma, più in generale, per la difesa di un mondo in cui la libertà, la scelta di un'idea e di un cammino di vita siano fruibili senza limiti e condizionamenti di alcun genere. Un mondo in cui, in definitiva, il pregiudizio non torni a far sentire, come spesso è accaduto, il suo peso opprimente, per le coscienze dei singoli e per il destino dei popoli; e non svolga più, come esperienze anche recenti dimostrano, una funzione corrosiva e destabilizzante, contraria ad un cammino di pace, solidarietà e uguaglianza verso cui tutti dobbiamo tendere i nostri sforzi e le nostre intelligenze»..