mercoledì 28 ottobre 2015

Che cos'è l'amore?

di Quirino Tirelli




L'amore è procreazione nel bello.
Il fuoco sacro che ci porta ad infiammarci in ogni atto creativo. Esso è quindi l'emblema del lavoro e, come tale, simbolo di tutte le corporazioni operative e speculative. Amore come atto evolutivo ed involutivo, come motore inesauribile dell'eterno ciclo universale. Alto e basso, positivo e negativo esso vive di opposti. È il bianco e il nero, figlio di ingegno e povertà. È l'essenza, il Tao.
Può essere l'Amore bello? Può essere l'amore Giusto?  Può essere l'Amore Eterno? L'Amore non è bello, esso è sacrificio, abnegazione, fatica che, per forza di cose, richiede una costante energia generatrice. Amore logorante, sfiancante, corroborante. Richiede un continuo stato stazionario che assorbe tutte le energie vitali. L'Amore non è Giusto. Esso trascende, per sua natura, il concetto di Giustizia. In esso Giustizia ed Ingiustizia riescono a trovare una sintesi e un'antitesi.
L'Amore è Eterno, Immortale ma al contempo  è Mortale. Vive in eterno la sua mortalità.  È proprio questa la sua pena, il suo dramma.  L'amore è un parassita! Poiché necessita di tutte le nostre energie vitali esso è come un cancro che, se non controllato, ci porta all'autodistruzione. Come un cancro devono esserci delle forze regolatrici ferree che lo regolano.  Come nel rapporto di fine regolazione tra oncogeni e oncosoppressori, l'Amore ha bisogno di Paura come la vita ha bisogno di morte. Non può esserci vita senza morte, non può esserci Amore senza Paura.
Amore è l'abisso sul cui orlo ci aggiriamo erranti nel nostro peregrinare.  Solo i Folli, rompendo gli indugi, potranno un giorno buttarcisi.  Solo i Folli non lo temono. Ma questo allora vuol dire che siamo tutti Folli? Questo vuol dire che chi ama non teme nulla? Poiché noi tutti lo agogniamo, lo desideriamo e, quando manca, lo cerchiamo.
O forse è l'Amore stesso ad essere folle? Il prezzo da pagare per essere iniziato ai suoi misteri è enorme e presuppone il superamento di pesanti prove iniziatiche. Solo dopo averle superate, però,  si può essere ammessi a contemplare la Luce eterna che illumina il nostro desiderio insaziabile ed inesauribile.