venerdì 4 settembre 2015

La Cattedrale di Chartres

di Valentina Marelli



Il nostro cammino iniziatico ci fa proseguire verso la città francese di Chartres capoluogo del dipartimento Eure-et-Loir nel centro della Francia, ad esplorare la Cattedrale gotica più conosciuta al mondo. La difficoltà di scrivere poche righe su questo colosso di conoscenza è infinita; tutto è stato scritto e detto su questo luogo sacro e misterioso.
Ci sono prevalentemente due tipi di stupori che si provano arrivando a Chartres, quello del neofita che si trova all’improvviso al cospetto inaspettato di questo colosso di conoscenza, e quello del pellegrino i cui occhi sembrano essere abituati alla magnificenza delle cattedrali e ai loro codici perché Chartres è solo una delle numerose tappe del percorso. Ebbene entrambi restano letteralmente esterrefatti da tanta perfezione e grandezza. Questo forse è dovuto anche al perfetto stato di conservazione della cattedrale, sia nei suoi decori iniziatici sia nella sia struttura originaria. 
Essa fu costruita dai Compagnon che facevano parte della gilda chiamata di Re Salomone, quella per intenderci più legata all’antico Ordine del Tempio di Salomone e che sono passati alla storia con l’appellativo più comune di  Cavalieri Templari, che hanno lasciato le loro inconfondibili firme sulle travi e sulle pietre di questo tempio eretto in onore di Nostra Signora; la vergine nera che richiama la Madre Terra e la Sophia, la Maddalena, oggi custodita all’interno della Cripta.

Il bassorilievo che desta più interesse di tutti si trova, non a caso, sul così detto “Portale degli Iniziati”, il portale nord del tempio, e rappresenta l’Arca dell’Alleanza, con una scritta che recita: ” Hic amiditur Arca cederìs” , cui interpretazione può essere la seguente: “ attraverso l’Arca costruirai”. Un insegnamento enigmatico e potente di cui tutt’oggi si cerca di capirne il reale senso.  Per molti questa sarebbe la prova che la l’Arca dell’Alleanza, l’unica reliquia insieme al Graal, di cui si sono perse le tracce, sarebbe sepolta all’interno di Chartres, per altri invece la stessa Arca rappresenterebbe il sistema di pesi e misure che permetterebbero di costruire secondo la Divina Proporzione o Sezione Aurea. La soluzione di questo enigma che ha tenuto occupati studiosi di tutte le epoche  credo  sia un segreto tramandato all’interno della dinastia dei Rex Deus, a cui forse non avremo mai accesso.

L’elemento che invece maggiormente affascina il visitatore è il Labirinto, uno dei più belli, uno dei più grandi incontrati fin’ora che è li a portata di occhio ma che purtroppo non ci è permesso di percorrere a causa delle molte file di sedie posizionate sopra di esso da molto tempo. 
La sua forma è circolare e il diametro misura 12,87 m. dall’ingresso al punto di arrivo  bisogna percorrere 261,5 m. Tantissime sono le leggende legate ad esso, una ci racconta che nell’antichità il percorso al suo interno veniva scandito da una danza rituale talmente potente da riuscire ad evocare forze incontrollabili. Non a tutti e non sempre era infatti permesso percorrerlo in maniera rituale, per poterlo fare era necessaria, si racconta, una iniziazione. Questo è uno dei motivi per i quali adesso il labirinto non sarebbe più percorribile oggi.

Questo tempio è uno di quei luoghi dello spirito che vanno necessariamente visitati con una guida spirituale, come mio Virgilio ho scelto Louis Charpentier ed il suo testo Il Mistero della Cattedrale di Chartres uno dei più interessanti che abbia letto sull’argomento.  Grazie a lui ho potuto vedere la Cattedrale di Chartres con altri occhi.