«Pellegrino avventuroso / Vengo al Tempio, e trovo il lume, Onde veggio il sommo Nume, che del Mondo è il Fabbro e il Re, Questo Nume, al mondo ascoso | a noi svela il grande arcano, | che se è saggio il germe umano, | più tiranno in noi non v’è». Online sul sito della Montesion un documento straordinario: il testo originale del 1783 di Jerocades, «La lira focense». Un massimario massonico dove sono espressi in rima gli statuti, la liturgia e i riti della Massoneria.
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