lunedì 31 maggio 2010

UN'ACCORATO APPELLO

Il fr.Fiorino D. ci inoltra questo accorato messaggio che ri-circuitiamo nella speranza che qualcuno possa andare incontro al suo auspicio.
Mio Carissimo, il 22 maggio 2010 presso la Chiesa Anglicana di Via del Babuino a Roma è stata ordinata Presbitera Maria Vittoria Longhitano, prima donna prete ad essere ordinata in Italia dalla Chiesa Vetero Cattolica dell’Unione di Utrecht ( vedi http://www.veterocattolici.it/ ).
Il 23 maggio la Comunità Vetero Cattolica di Milano ha dovuto celebrare la prima Messa della Presbitera nei giardini antistanti l’Opera don Orione (Via Caterina da Forlì,19). Infatti la Chiesa Cattolica di Roma , che in precedenza concedeva in affitto una Cappella dell’Opera Don Orione alla Comunità milanese, ha “sfrattato” fedeli e presbitera inibendo agli stessi l’uso liturgico della stessa a causa dell’ordinazione sacerdotale femminile avvenuta. Non voglio commentare la scelta della Chiesa papalina e mi limito a stigmatizzare come “Anti-cristiano ed arrogante” la scelta posta in essere. La Chiesa Vetero-Cattolica si è sempre battuta per i poveri e gli emarginati (senza distinzione di Fede, nazionalità o razza) donando ed accogliendo evangelicamente pur nella limitatezza materiale in cui opera per opzione verso la povertà (non riceve 8x1000 e tutti gli ecclesiastici si guadagnano la pappa con il sudore della propria fronte). Ulteriormente si è sempre impegnata a favore delle persone omosessuali o transessuali riconoscendo ad esse pari dignità sacramentale anche nel matrimonio. Non voglio tessere qui le lodi della Chiesa Vetero Cattolica (alla quale sono molto legato) ma mi preme appellarmi a chiunque possa aiutarmi a trovare una sistemazione in Milano o hinterland per dare una casa alle Sorelle ed ai Fratelli per poter celebrare la liturgia. Non si richiede molto, basterebbe anche uno scantinato o un locale qualsiasi che possa decorosamente ospitare una trentina di Fedeli. Per ogni contatto templarclub@email.it . Ti ringrazio cordialmente e ti abbraccio! Fiorino D.