Il 22 giugno del 1842, l’eroe dei due mondi inizia la disperata spedizione potendo disporre di pochi mezzi: la corvetta "Constitución" di 18 cannoni, il brigantino "Pereyra" armato di due cannoni girevoli, e una nave appoggio detta "Procida". Al suo inseguimento il governo argentino invia l’ammiraglio irlandese Brown, al comando di quattro vascelli di linea ed altre imbarcazioni fluviali. Il viaggio dura cinquanta giorni per circa 700 chilometri, risalendo il fiume Paraná, Garibaldi passa di fronte alle località di Bardero e Rosario, forzando diversi sbarramenti creati per fermarlo, ma il 14 agosto giunge al passaggio "Costa Brava" dove il pescaggio impedisce di proseguire, pertanto non gli resta altro che fermarsi e porsi a difesa. L’ammiraglio Brown con le sue navi risale anche lui il fiume e, una volta trovato il nemico, lo bombarda con un lunghissimo cannoneggiamento, che il giorno dopo costringe Garibaldi, una volta esaurite le munizioni, a far saltare le sue imbarcazioni, sganciandosi dal nemico via terra con soli 161 uomini e dopo aver subito la perdita di 139 soldati, tra morti e feriti. Per leggere tutto l'articolo Clikka sul Titolo.
Fonte:www.fondazioneitaliani.it