venerdì 17 aprile 2015

Temple. Dove riposano i Templari

di Valentina Marelli



Nel turismo di massa che si accalca a visitare la famosa Cappella di Rosslyn nelle vicinanze di Edimburgo, c’è una tappa che non viene mai considerata perché è rimasta patrimonio di pochi: la diroccata chiesa di Temple con l’annesso cimitero.

Questo ha sicuramente i suoi vantaggi in quanto Temple è riuscita a mantenere una sua identità spirituale che in questo mondo in cui, per citare Umberto Eco, “ tutti parlano di Templari”, e tutti aggiungerei cercano spasmodicamente i luoghi che ne parlano, questa piccola chiesa è rimasta fuori dagli itinerari turistici; potremmo dire che è un luogo per i veri cercatori di Verità.

Su Temple troverete pochissime informazioni perché è uno di quei posti che va “vissuto” e non studiato; va visitato con mente aperta e spirito di ricerca, vi si va per meditare in solitudine e per farsi avvolgere dalla storia che la riguarda e che è li tangibile. Ma vi si reca anche per omaggiare i nostri predecessori scomparsi che li riposano, il cui sonno eterno non è disturbato dai turisti, e dai cercatori di gossip. Per rendere omaggio ai Cavalieri del Tempio di Salomone come li ama definire Sir Andrew Sinclair che lì a Temple appunto sono sepolti.

Quando l’Ordine Templare fu sciolto la leggenda narra che i Cavalieri sopravvissuti si rifugiarono in Scozia e Temple fu il loro primo ed antico presidio,  la chiesa che oggi possiamo vedere fu la loro prima Precettoria e Commanderia, questo è abbastanza peculiare, e lo è ancor di più se pensiamo al fatto che, a differenza di quello che accadde in altre parti di Europa, in Scozia le proprietà dell’Ordine del Tempio non furono date agli Ospitalieri con conseguente migrazione dei Cavalieri sopravvissuti all’interno di questo Ordine, ma rimasero di proprietà dei Templari. Questo apre uno scenario abbastanza nuovo perché ci lascia intravedere la possibilità che Temple fosse già una proprietà dell’Ordine del Tempio e che di conseguenza in Scozia i Templari non ci siano arrivati propriamente per caso!

La chiesa come dicevamo è diroccata , tutto quello che è rimasto di lei sono i muri, mancano il tetto e le vetrate, ed essendo stata abbandonata è per il momento impossibile riuscire a vedere il pavimento originario. Quello che si è conservato quasi integro è il cimitero annesso che invece è stato ed è tutt’ora studio di un gruppo di Scozzesi cercatori delle origini Templari e delle tracce recuperabili di loro sul territorio Scozzese. Motivo di questo interesse è che il suddetto cimitero rappresenta una fonte inesauribile di informazioni in quanto letteralmente disseminato di lapidi Templari.
Il gruppo è capeggiato da Sir Shawn Williamson scultore abbastanza conosciuto in scozia, e allievo del celebre  Sir Andrew Sinclair, studioso e scrittore di molti libri tra cui “Rosslyn la cappella del Graal”. L’approccio che stanno usando è quello di Sir Andrew cioè ricercare, al di là di ciò che vuole tramandare la storia, quello che risulta scritto nella pietra. Quando ho incontrato Sir Shawn in Scozia lo scorso giugno mi ha con orgoglio comunicato che era vicino a terminare il suo libro che appunto ha come argomento esattamente questo; ovviamente non ha voluto dirmi di più.

Secondo i loro studi le lapidi di Temple sono lapidi templari di sicuro, e questo conferma in qualche modo la leggenda, ma aspetto ancor più affascinate è che non sono lapidi comuni, sono lapidi che evidenziano che a Temple sono sepolti anche  individui che furono all’interno dell’Ordine persone con gradi iniziatici alti, addirittura Gran Maestri.

Molte assomigliano a quella più famosa di Prince William Sinclair custodita a Rosslyn Chapel nei disegni geometrici , come vediamo dalla foto:



La complessità dei disegni evidenzia la complessità, possiamo dire, delle conoscenze a cui era entrato in contatto il Cavaliere che ancora giace nel sacro terreno di Temple.



Anche i membri del Clan Sinclair dall’Italia, stanno conducendo ricerche in tal senso; quindi mi auguro di poter riprendere questo argomento con nuove informazioni. Intanto, se accettate un consiglio, andateci e fate come una coppia che vive li accanto, sedetevi nell’erba e godetevi il tramonto con in mano un bicchiere di vino, restando in silenzio ad ascoltare: sono certa che come ha fatto con noi quel luogo vi parlerà.