venerdì 11 luglio 2014

Pietre e segreti, Barbara Frale racconta la Roma dei Templari


Un tempo, chi entrava nell’Urbe dalla via Tiburtina si trovava dinanzi un’antica porta di pietra che aveva scolpite due teste di toro. Quella esterna, rivolta verso la campagna, era un lugubre teschio; l’altra, prospiciente la città, raffigurava invece un animale vivo. Le due teste simboleggiavano i viandanti che giungevano nella Città Eterna: affamati e stanchi nell’entrarvi, rifocillati e vigorosi nel lasciarla. Ma qual era l’aspetto di Roma all’epoca dei Templari, e quali luoghi della città furono teatro di eventi cruciali per la storia del leggendario Ordine? Lo si scopre nel nuovo libro di Barbale Frale, ‘Andare per la Roma dei Templari’.

Un libro interessante per tutti i Compagni Maestri dell'Arco Reale, particolarmente per quelli a Piedilista della Gran Commenda Templare d'Italia. Leggi tutto l'articolo firmato dal Comp. Gerardo Picardo cliccando sul Link-fonte.