venerdì 29 novembre 2013

22 novembre 1925, ottantotto anni dallo scioglimento della massoneria


Sono trascorsi 88 anni dalla balaustra del Gran Maestro Domizio Torrigiani che sanciva lo scioglimento di tutti i corpi massonici all'obbedienza del Grande Oriente d'Italia.
La persecuzione antimassonica da parte dei fascisti era iniziata già nel 1912.Nella famosa notte di San Bartolomeo, tra il 3 ed il 4 Ottobre 1925 a Firenze gli squadristi della Legione di Tullio Tamburini uccidevano i massoni Giovanni Becciolini, Gaetano Pilati e Gustavo Console.
Il Senato approvò il 20 novembre, con 208 voti favorevoli 6 contrari e 21 astenuti, la legge liberticida, che venne poi promulgata il 26 novembre 1925 e per evitare inutili spargimenti di sangue e ulteriori violenze, il 22 novembre il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Domizio Torrigiani, senza attendere la promulgazione della Legge, ordinò l'autodissoluzione delle Logge italiane alla sua obbedienza e la "Rivista Massonica" dopo 54 anni di vita regolare cessò le pubblicazioni.
La persecuzione antimassonica proseguì per tutto il periodo della dittatura, tanto che Mussolini, rivolgendosi a un gruppo di federali, disse: "I massoni che sono in sonno potrebbero risvegliarsi. Eliminandoli si è sicuri che dormiranno per sempre".

Molti massoni, tra cui lo stesso Gran Maestro, intrapresero la via dell'esilio pur di non sottostare agli arbitrii e soprusi fascisti. Il 23 Aprile del 1927 Torrigiani, di ritorno dall'esilio in Francia, fu arrestato ed inizialmente tradotto presso il Carcere di Regina Coeli e successivamente inviato al confino dapprima a Lipari, poi a Ponza. Le misure di sicurezza adottate nei suoi confronti furono particolarmente dure e intense; prevedevano infatti vigilanza diurna e notturna con la scorta raddoppiata, pattuglie militari a vigilanza della sua abitazione ed un servizio di pattugliamento marino al fine di evitare qualsiasi tipo di fuga. Liberato solamente nell'aprile del 1932, ormai cieco a causa delle sofferenze patite al confino, il 31 agosto 1932, nella sua casa toscana di Lamporecchio, passò all'Oriente Eterno.

Fonte: Newws del Coll.Circ.MM.VV. Toscana
Foto: il G.M. Domizio Torrigiani