lunedì 17 novembre 2008

Eluana Englaro, la Massoneria si schiera contro le ingerenze della Chiesa.

A margine del convegno “Nuove forme di famiglia” che si è tenuto a Udine sabato 15 novembre e che noi abbiamo Postato il 14 (clikka qui per richiamare il Post) il G.M. Gustavo Raffi ha rilasciato alcune dichiarazioni relative al caso Englaro e che sono state riprese in un’articolo apparso su Friulinews il 16 novembre e che di seguito riproponiamo.

Massoneria e Chiesa cattolica storia di un rapporto contrastato.

Si sa. Fra massoneria e Chiesa cattolica non è mai stato un idillio di amore.

Si sono guerreggiati, alle volte odiati, poi hanno tentato di sottoscrivere un patto di non belligeranza, anche se il duro e puro Pontefice Ratzinger non ha mai cambiato idea sulla massoneria e, appena può, lo ricorda.

Storia a parte, il Grande Oriente d'Italia non ha gradito gli interventi della Chiesa cattolica sul caso di Eluana Englaro.

I vertici episcopali, e pure l'arcivescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo, com'è noto, si sono ufficialmente mossi per condannare quanto reso possibile da una sentenza della Cassazione, e cioè l'interruzione dell'idratazione e dell'alimentazione.

Gli ecclesiastici hanno utilizzato parole al vetriolo per denunciare un omicidio di Stato, un'azione che non tiene conto della dignità intrinseca di ogni essere umano.

La massoneria la pensa diversamente, anche sul concetto di persona e sul concetto di dignità.

A renderlo noto è stato il Gran Maestro del Goi, Gustavo Raffi che - intervenuto al convegno promosso dall'organizzazione a palazzo Kechler sul tema 'Nuove forme di famiglia' – ha fatto sapere, a margine dell'evento, il suo pensiero su Eluana: “L'essere umano deve avere il diritto di vivere una vità normale”, restringendo così il campo del 'normale' a precisi parametri.

Raffi non ha esitato a commentare come “giusta” la decisione presa dai giudici della Corte di Cassazione e ha sparato alzo zero contro l'attività della Chiesa: “Grave e pesante” ha definito l'ingerenza (presunta, secondo i punti di vista) della chiesa nel delicatissimo capitolo.

Il gran maestro ha voluto ancora di più ribadire la lontananza che esiste fra massoneria e chiesa quando ha pronunciato queste parole: “Nel nostro paese, spesso si concede agli uomini di chiesa più di quello che loro stessi richiedono”.

Ma, secondo il parere dei diretti interessati (ovvero gli ecclesiastici), “la chiesa fa semplicemente il suo dovere”, aveva ricordato giorni fa l'arcivescovo Brollo.

Evidentemente non ha lo stesso significato, per la Chiesa e per il Goi, il concetto di umanità: “A fronte di una vita vegetativa, resa possibile soltanto dalla tecnologia e dove non ci sia possibilità di ripresa, ci dovrebbe essere umanità”.

Per quanto riguarda il convegno, gli indirizzi di saluto sono stati portati da Renzo S., presidente del consiglio circoscrizionale dei maestri venerabili, che ha ricordato la “forte vitalità delle logge udinesi”, mentre l'avvocato Giovanni Maria C. ha associato il concetto di famiglia e di origine della vita all'iniziazione massonica, riconducibile, in sintesi, al “progetto uomo” e a quello di “uomo totale”, parole del 'dizionario' massonico.

L'avvocato ha tracciato un collegamento fra famiglia e massoneria in quanto quest'ultima, a suo dire, “trasmette il senso della famiglia, della tradizione, forma l'uomo e lo educa”.

Allo psichiatra Alessandro Meluzzi (che ha precisato di essere “cattolico praticante”) il compito di riportare l'intera discussione a una dimensione abbandonata nella società, quella dei doveri: “Mi rendo conto che, forse, risulta politicamente scorretto, ma io intendo richiamare la dimensione dei doveri: le famiglie devono ritornare ad essere luogo dei doveri”.

di I.G. Fonte: http://www.friulinews.it