di Massimo Agostini
Santa Caterina
I riferimenti al femminino sacro, al Graal, al Sigillo di Salomone, ci obbligano a soffermarci sull’affresco di Santa Caterina Alessandrina posto nella sala Capitolare del convento di San Francesco. A parte il fascino dell’intera struttura, mirabilmente affrescata con immagini sacre, colpiscono alcuni riferimenti simbolici: le stelle a sei punte della volta a botte, ma soprattutto la veste di Santa Caterina, arricchita con immagini della stella di Davide o Sigillo di Salomone alternate con quelle di un quadrato inscritto in due cerchi incrociati.
Particolare della veste
L’immagine di Santa Caterina del convento di San Francesco esula in parte dall’iconografia classica della Santa che viene di norma rappresentata con la corona, simbolo della sua regalità, con la ruota dentata e la spada, strumenti del suo martirio, con la palma, simbolo della vittoria sul male, e talvolta anche con un libro che ricorda la sua cultura. Il nostro affresco, ad eccezione della ruota presente sul lato destro della Santa, è privo di altri riferimenti iconografici, mentre presenta la forte peculiarità simbolica dei disegni raffigurati nella sua veste che ci riconducono alla leggenda del Graal ed al segreto celato nel Tempio di Salomone. In particolare il quadrato inscritto nei due cerchi rievoca proprio il simbolismo della rosa e della ruota e quindi del numero otto: l’unione tra terra (quadrato) ed il cielo (cerchio) ovvero la resurrezione e trasfigurazione, ma anche il segreto templare del femminino sacro. Particolare fascino hanno anche i colori impiegati nell’affresco: il nero, il rosso ed il bianco con un forte riferimento, oltre che ai colori templari (mantello nero o bianco e croce rossa), al simbolismo alchemico, ovvero alle fasi che caratterizzano la realizzazione della ‘Grande Opera’.