giovedì 19 febbraio 2009

140° DELLA R.L. CAIROLI N°119 DI AREZZO

Da sinistra: Ernesto, Enrico, Benedetto, Luigi, Giovanni e seduta l'eroica madre Adelaide Cairoli-Bono. Carlo Cairoli e Adelaide Bono di Pavia ebbero cinque figli, che parteciparono tutti al Risorgimento italiano. Ernesto morì con i Cacciatori delle Alpi nel 1859. Luigi morì di tifo a Cosenza nel 1860, mentre con Garibaldi compiva l'opera dei Mille. Enrico morì a Villa Glori nel 1867 e Giovanni due anni dopo per le ferite riportate nello stesso scontro. Benedetto fu ferito a Palermo assieme al fratello Giovannino, dopo lo sbarco dei Mille. In seguito divenne Presidente del Consiglio in una coalizione di sinistra.

Domani 140° dalla fondazione della RL Cairoli 119 di Arezzo

L'anniversario verrà ricordato con una Tornata solenne Venerdì 20 Febbraio, alle ore 20.30,  presso la Casa Massonica di Arezzo in Via Pescioni 2 e terminerà con una Agape fraterna. Benedetto Cairoli dedicò tutto la sua vita al Risorgimento, prima come Garibaldino, poi come rifugiato politico e cospiratore anti-austriaco, infine come deputato al Parlamento. Comandante di un reparto di volontari al seguito di Garibaldi dal 1859 al 1960, fu ferito due volte: in modo lieve nella battaglia di Calatafimi, assai gravemente a Palermo nel 1860. Nel 1866 partecipò col grado di colonnello alla campagna di Garibaldi nel Tirolo, nel 1867 combatté a Mentana e nel 1870 partecipò ai negoziati con Bismarck. La storia di questo patriota fu presa a modello dai vari sodalizi dell’epoca, in Arezzo come in altra parte d’Italia, che si ispiravano al trinomio “Libertà, Uguaglianza e Fratellanza”.